Vivere a Milano è sempre più preoccupante, in quanto il tasso di delinquenza è in costante crescita. Nelle ultime ore è stato portato a termine un nuovo arresto nei confronti di un uomo che ha gridato Allah Akbar nella metropolitana della città. Ecco che cosa sappiamo sull’argomento!
Paura a Milano: uomo arrestato viene accusato di terrorismo
Sotto il periodo delle feste, gli atti di violenza e di terrorismo aumentano in maniera esponenziale, causando una grande ondata di panico. Questo succede ovunque, ma sembra trattarsi di un fenomeno molto più diffuso nelle grandi città, come ad esempio Milano. Qualche ora fa, le forze dell’Ordine hanno portato a termine l’arresto di un uomo proveniente dall’Algeria.
Il soggetto in questione, un uomo di circa 37 anni, è stato individuato all’interno di una delle linee metropolitane principali durante alcuni controlli di routine. Questo, vedendo la Polizia, ha subito assunto un atteggiamento molto aggressivo e alla fine ha deciso di urlare la frase “Allah Akbar”, gettando nel panico tutti i presenti. Il tutto si sarebbe aggravato quando lo stesso ha tirato fuori dalla tasca un coltello molto lungo e pericoloso. A quanto pare l’uomo non è incensurato, in quanto è ricercato da quasi 10 anni e accusato di terrorismo. Al momento, nell’attesa della presentazione delle pratiche di estradizione, l’algerino è detenuto presso il carcere di San Vittore, anche se a breve verrà rimpatriato.
Uomo algerino accusato di terrorismo: ecco che cosa sappiamo su di lui
In un primo momento non sono state diffuse informazioni legate all’identità dell’uomo, ma qualche ora fa sono stati divulgati importanti dati sullo stesso. L’uomo risponde al nome di Yassine Chouial, un individuo di 37 anni che risulta essere ricercato in molti Stati del mondo poiché si presume appartenere alle fazioni dell’Isis.
Chouial si dovrà presentare davanti alla Corte di Appello di Milano proprio per ottenere l’estradizione. Secondo le sue parole, lui vivrebbe regolarmente in Italia dove, attualmente, svolge la mansione di ambulante. Non ha una casa in quanto dorme da diverso tempo all’interno di una moschea poiché non ha i mezzi per permettersi un appartamento. Ha comunque accettato di buon grado il rimpatrio presso la sua terra natia.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco della città della Madonnina, Giuseppe Sala, il quale avrebbe fin da subito approvato la sentenza presa dal tribunale della Regione. Del resto è giusto intervenire affinché tutti gli eventi che hanno a che fare con la delinquenza e il terrorismo vengano stroncati sul nascere. Tutto questo è stato possibile grazie all’attuazione di nuove misure di controllo ordinario e straordinario che le istituzioni milanesi hanno deciso di adottare a seguito degli ultimi accadimenti. Non parliamo solamente di ladri, truffatori e atti come quello appena descritto, ma circostanze in cui la violenza verso il prossimo si è palesata anche in pieno giorno. Tutto questo farà scendere la soglia della criminalità nella città del Nord? A voi i commenti!