• Dom. Mar 9th, 2025

Tensione altissima a Otto e Mezzo: Santoro attacca tutti gli ospiti, e Gruber è costretta a intervenire. Ecco che cosa è accaduto!

 

Nel salotto televisivo di Otto e Mezzo, il confronto tra Michele Santoro e Massimo Giannini ha acceso una discussione che ha rapidamente preso una piega infuocata. Al centro del dibattito, la figura di Vladimir Putin e il ruolo della Russia nello scacchiere europeo. Il tono è salito al punto che è servito l’intervento della padrona di casa, Lilli Gruber, per riportare ordine e concentrare il dialogo sulla questione principale: la guerra in Ucraina.

Secondo Santoro, l’idea che Putin voglia marciare sull’Europa intera sarebbe una forzatura storica senza fondamento. Per il giornalista, è più plausibile leggere le mosse del Cremlino in chiave difensiva e non come un piano di conquista globale. Giannini non ha lasciato correre, sottolineando che questa posizione appare quantomeno ingenua, vista la portata delle tensioni attuali.

Lilli Gruber ha quindi ricordato come l’intera Guerra Fredda si sia fondata sul delicato equilibrio della deterrenza reciproca, una sorta di fragile patto di paura.

Santoro ha insistito sul fatto che l’Europa possiede già una capacità militare sufficiente per scoraggiare la Russia. Tuttavia, secondo lui manca una strategia comune e una vera regia politica in grado di coordinare le forze esistenti. Giannini, però, ha ribattuto: quale pace è possibile se da Mosca arrivano solo richieste di resa?

Il dibattito è scivolato su esempi storici e parallelismi azzardati, come quello tra l’Ucraina e il Kosovo. A quel punto, Gruber ha richiamato i due colleghi all’ordine, riportandoli al tema centrale: la crisi tra Kiev e Mosca. La conduttrice ha chiarito che il vero nodo della questione è capire come costruire una pace credibile e non svendere l’integrità ucraina in cambio di un fragile cessate il fuoco.

Nel finale, Santoro ha ribadito la sua visione: Kiev deve difendere la propria sovranità, ma la via militare oggi appare impraticabile. Secondo lui, il tempo della riconquista potrebbe arrivare solo attraverso future sfide diplomatiche. Giannini ha espresso scetticismo, ricordando che con Trump alla Casa Bianca, lo scenario rischia di diventare ancora più imprevedibile. A quel punto, Gruber ha tagliato corto e ha virato il programma su un altro argomento, chiudendo bruscamente lo scontro.

Riflettiamo su questi temi complessi: quale futuro ci attende tra Russia, Ucraina ed Europa? Lasciaci la tua opinione nei commenti.