Durante la puntata di Otto e Mezzo, programma condotto da Lilli Gruber su La7, si è parlato del femminicidio di Giulia Cecchettin. La giornalista avrebbe sottolineato il fatto che il Governo attuale non faccia nulla per contrastare la cultura patriarcale dell’Italia. Ecco come ha reagito Giorgia Meloni.
Il commento social di Giorgia Meloni
Nella prima serata di Lunedì 20 Novembre, è andata in onda un’altra puntata di Otto e mezzo. A un certo punto, discutendo della vicenda Cecchettin, Lilli Gruber si è rivolta a Francesco Specchia, caporedattore di Libero, dicendogli di non poter negare che nel nostro Paese esista una grande cultura patriarcale. Ha poi aggiunto che il Governo di destra non sta facendo molto per contrastarla e ha continuato affermando che, pur avendo una donna premier, la Meloni insiste nel farsi chiamare Presidente del Consiglio. A tal proposito si è domandata se anche questa possa essere una cultura di destra patriarcale.
Pronta la reazione di Giorgia Meloni che ha espresso il suo parere in merito, attraverso il suo profilo Facebook. La premier, sentitasi chiamata direttamente in causa, ha deciso di postare una foto in cui compare insieme alla figlia Ginevra, a sua madre e a sua nonna. La Meloni ha pubblicato lo scatto con tanto di didascalia, accusando la giornalista di aver strumentalizzato una tragedia per attaccare l’operato del Governo. La foto ritrae ben quattro generazioni, tutte donne: sarebbe questa l’espressione culturale del patriarcato. Ovviamente la risposta di Lilli Gruber non si è fatta attendere ed è stata molto dura.
La giornalista ha ringraziato prima di tutto la premier per l’ennesimo attacco rivolto alle sua categoria, dichiarando di ritenerlo una prima dimostrazione della volontà di iniziare un dialogo costruttivo con la stampa. La Gruber ha continuato dicendo che le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte, aggiungendo che il fatto che una Presidente del Consiglio attacchi così i giornalisti, sia pericoloso per il giusto funzionamento della democrazia. Ha poi concluso, affermando che fortunatamente la Costituzione tutela il diritto alla libertà di pensiero e di critica.
L’intervento di Carlotta Vagnoli e le dichiarazioni del Cpo
Carlotta Vagnoli, ospite di Otto e Mezzo, è intervenuta, lanciando una provocazione nei confronti della premier Giorgia Meloni. L’attivista ha dichiarato che la destra dell’attuale Governo risponde ai principi di Dio, Patria e Famiglia. Se le donne dovessero osservare questi dettami, sarebbero poco autonome e non molto determinate. La Vagnoli ha quindi aggiunto che la donna nella società patriarcale, è un oggetto in funzione di qualcos’altro.
Nella società patriarcale non c’è autonomia sul corpo se non in funzione di qualcosa identificato nell’uomo o nei beni eccelsi sopracitati. Il Cpo ha espresso la sua solidarietà nei confronti della giornalista de La7, in seguito al dibattito con la Meloni. Il Coordinamento della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa ha esternato dispiacere e preoccupazione di fronte al fatto che la premier abbia attaccato una giornalista. Secondo il Cpo chi occupa una carica così alta, uomo o donna che sia, dovrebbe avere la capacità di affrontare e accettare le critiche, rispettando la libertà di espressione. Come replicherà la Presidente del Consiglio? A voi i commenti!