• Ven. Ott 18th, 2024

I medici di famiglia minacciano uno sciopero. Il Governo Meloni tende la mano per dialogare. Ecco che cosa sta accadendo!

 

I medici di famiglia sono sul piede di guerra, minacciando uno sciopero imminente a causa dei ritardi nella firma del nuovo Accordo Collettivo Nazionale e della mancanza di risorse per l’assistenza territoriale. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) chiede un intervento rapido, mentre i medici affrontano condizioni sempre più difficili, con salari fermi da tempo. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto manifestando apertura al dialogo e volontà di trovare soluzioni per superare questa impasse.

La protesta dei medici di base è motivata dalla necessità di maggiori investimenti nella sanità territoriale e dal rinnovo del loro contratto. La Fimmg sottolinea l’urgenza di includere più risorse nella Legge di Bilancio per migliorare le condizioni lavorative e l’assistenza locale. Il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, ha dichiarato che, se non arriveranno risposte concrete a breve, si procederà con lo sciopero. I medici, che sostengono di tasca propria le spese professionali, sono bloccati a un livello salariale risalente al 2021, non adeguato alla situazione inflazionistica attuale.

La Fimmg non chiede solo l’aumento delle risorse, ma anche una riorganizzazione del settore, con maggiore tutela per i medici e adeguamento alle nuove tecnologie. La telemedicina, la digitalizzazione e il rafforzamento della sanità territoriale sono elementi cruciali per modernizzare il sistema e offrire migliori condizioni ai professionisti. La possibilità di creare gruppi di medici con personale e strumenti diagnostici rappresenta uno dei punti centrali della riforma richiesta.

Orazio Schillaci ha risposto mostrando disponibilità a incontrare i medici e aprire un tavolo di trattative. Il Ministro ha dichiarato di aver sempre difeso il ruolo dei medici di base, definendoli il primo presidio della sanità pubblica. Tuttavia, ha anche sottolineato che la figura del medico di famiglia, da solo nel proprio studio, non rispecchia più le esigenze moderne, specialmente per i giovani professionisti che desiderano un modello più collettivo e tecnologicamente avanzato.

La medicina di base in Italia vive un periodo di gravi difficoltà. Attualmente, il Paese soffre di una carenza del 30% dei medici necessari, con milioni di cittadini senza un medico di famiglia. La situazione è destinata a peggiorare nei prossimi anni, con circa 78mila medici e pediatri che andranno in pensione entro il 2030. A tutto questo si aggiunge la pressione su chi resta: molti medici superano già il limite massimo di 1500 pazienti, aggravando ulteriormente il carico di lavoro.

La protesta dei medici di famiglia mette in luce un problema serio che rischia di peggiorare. Cosa ne pensi delle loro richieste? Lascia il tuo commento qui sotto!