I Nas hanno fatto recentemente una grossa operazione, in quanto hanno salvaguardato l’autenticità del Made in Italy attraverso un enorme sequestro. Ecco che cosa è successo!
Nel settore lattiero-caseario delle Marche è scoppiato uno scandalo di grosse proporzioni, segnato dal sequestro di circa 200 tonnellate di latte e prodotti derivati. La Procura di Pesaro ha accusato tre società di adulterazione di prodotti avariati, utilizzando sostanze come acqua ossigenata e soda caustica per mascherare il cattivo stato di conservazione e vendere questi prodotti sui scaffali dei supermercati come se fossero conformi.
Le indagini hanno evidenziato un fenomeno complesso di frode alimentare, portando all’arresto di dieci persone e al coinvolgimento di tre società. Il maxi sequestro, effettuato il 22 aprile dai Carabinieri del Nas di Ancona e dall’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf), ha interessato non solo i prodotti finiti ma anche le sostanze sofisticanti usate per l’adulterazione.
Quest’operazione ha mobilitato oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria in una giornata di perquisizioni che ha rivelato l’entità del fenomeno fraudolento, sottolineando la serietà con cui le autorità italiane trattano la sicurezza alimentare e la protezione del consumatore. Il valore dei prodotti sequestrati ammonta a quasi 800.000 euro, comprendendo 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di derivati, oltre a 2,5 tonnellate di sostanze adulteranti.
Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno quotidiano dell’Ispettorato e dei Nas nel proteggere l’integrità del settore agroalimentare italiano, sottolineando l’importanza della qualità, del benessere e della sicurezza come pilastri del Made in Italy.
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