Il Cremlino attacca Sergio Mattarella dopo il suo ultimo discorso. La Russia parla di “invenzioni blasfeme”, il governo italiano risponde con fermezza. Ecco cosa è successo!
Le parole di Sergio Mattarella hanno scatenato la dura reazione della Russia. Durante un intervento all’Università di Marsiglia, il Presidente della Repubblica ha paragonato l’invasione russa dell’Ucraina ai metodi espansionistici della Germania nazista. Una dichiarazione che non è passata inosservata a Mosca: la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha definito il discorso “blasfemo e storicamente falso”, accusando l’Italia di ignorare il proprio passato legato al fascismo.
“È assurdo sentire queste invenzioni da un Paese che conosce bene il fascismo. La Russia, al contrario, ha combattuto e sconfitto il nazismo, liberando l’Europa” ha dichiarato la portavoce russa, sottolineando come l’Italia, durante il conflitto, abbia avuto un ruolo ben diverso. L’accusa è chiara: secondo il Cremlino, Mattarella ha omesso la storia dell’Italia e il suo passato sotto il regime di Mussolini.
Non solo, Mosca ritiene che il discorso del Presidente della Repubblica sia un affronto alla memoria di tutti coloro che hanno lottato contro il fascismo, sia in Italia che in Russia, definendo le sue parole “inammissibili e offensive”.
Diversa la reazione del governo italiano. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha difeso con fermezza il Capo dello Stato, bollando le parole di Zakharova come un “insulto all’intera Nazione”.
“Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente Mattarella, che da sempre condanna con forza l’aggressione russa contro l’Ucraina” ha dichiarato Meloni in una nota ufficiale, sottolineando come l’Italia rimanga ferma nel suo sostegno a Kiev.
A lei si sono uniti il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che hanno definito l’attacco russo “inopportuno e fuori luogo”. Anche dall’opposizione sono arrivati messaggi di vicinanza a Mattarella, con la segretaria del PD, Elly Schlein, che ha espresso gratitudine per la sua posizione netta a difesa della democrazia.
A scatenare la reazione del Cremlino è stata una parte precisa del discorso di Mattarella, in cui il Presidente ha tracciato un parallelo tra le dinamiche storiche che portarono alla Seconda guerra mondiale e la situazione attuale.
“Fenomeni autoritari hanno preso il sopravvento in alcuni Paesi, diffondendo l’illusione che regimi dispotici siano più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato è stato un clima di conflitto anziché di cooperazione. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”, ha affermato Mattarella.
Un confronto che Mosca ha ritenuto inaccettabile, vedendolo come un tentativo di equiparare Putin a Hitler e l’invasione dell’Ucraina ai piani di espansione nazista.
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