Joe Biden si trova in forte disaccordo con le ultime uscite di Russia e Cina, e chiede spiegazioni riguardo le ambiguità che questi due Stati stanno dando sulle armi nucleari. Ecco come hanno risposto!
Recentemente, un alto funzionario degli Stati Uniti ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo al controllo delle armi nucleari, evidenziando un impegno condiviso tra Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna per mantenere il controllo umano su tali armamenti, escludendo l’uso dell’intelligenza artificiale in questo ambito. Questa presa di posizione riflette una scelta strategica di grande rilievo, mirata a prevenire l’automazione del processo decisionale in situazioni di estrema criticità come il dispiegamento delle armi nucleari.
Paul Dean, funzionario del Dipartimento di Stato per il controllo degli armamenti, ha sottolineato l’importanza di questo approccio durante una dichiarazione in cui ha esplicitamente invitato Cina e Russia a unirsi a questo impegno. Le parole di Dean si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione globale per la sicurezza e il controllo delle tecnologie emergenti, in particolare in relazione all’applicazione militare dell’intelligenza artificiale.
L’appello rivolto a Cina e Russia è stato lanciato con l’auspicio che entrambe le nazioni adottino una posizione simile, consolidando così una norma di comportamento internazionale ritenuta cruciale per la sicurezza collettiva. La proposta di un dialogo su questo tema è stata avanzata anche durante un recente incontro a Pechino tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, dove si è discusso anche del più ampio tema della diffusione dell’intelligenza artificiale.
In questo incontro, è stata anche concordata la tenuta di primi colloqui bilaterali sull’intelligenza artificiale tra Stati Uniti e Cina, segnalando un possibile terreno di dialogo anche per la gestione delle armi nucleari. Tuttavia, rimane incerto se questi dialoghi toccheranno specificamente la questione dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel controllo delle armi nucleari, un tema che la Cina ha già indirettamente affrontato esortando le potenze nucleari a negoziare un trattato di “non primo utilizzo” a febbraio.
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