In Italia in queste ore è accaduto l’impensabile. Si è aperta una grossa voragine in una famosa località balneare. Ecco che cosa ha provocato il grosso buco nell’asfalto!
Cesenatico: voragine in Via Bramante
Nella serata di Lunedì 25 Settembre, nella città di Cesenatico, si è aperta una voragine che ha causato il cedimento dell’asfalto in Via Bramante, in prossimità della rotonda che la collega a Via Dante. I Carabinieri della cittadina romagnola sono giunti immediatamente sul posto con i tecnici di Cesenatico Servizi. Questi hanno provveduto a transennare la strada, posizionando la segnaletica provvisoria. Per motivi di sicurezza è stato chiuso al traffico anche il cavalcavia sovrastante, riaperto già nella prima mattinata di Martedì 26 Settembre. I Carabinieri hanno avviato i primi accertamenti e le ispezioni sono proseguite anche nel pomeriggio.
Il tratto interessato dal cedimento avrebbe già subito diversi danneggiamenti in passato, quando piogge e precipitazioni temporalesche avrebbero provocato degli allagamenti. Nell’attesa che inizino i lavori di ripristino dell’asfalto, la zona è stata messa in sicurezza con delle reti provvisorie. Del resto i lavori erano già stati pianificati per la collocazione della fogna bianca. I tecnici dovranno intervenire sulla tubatura destinata a raccogliere e smistare il deflusso delle acque piovane.
Si tratta di un punto di collegamento molto importante tra l’area a monte e a valle della ferrovia, che svolge una funzione di rilievo in tutta la rete fognaria comunale. Le operazioni di ripristino del manto stradale contempleranno la chiusura della viabilità su Via Dante, interessando anche un tratto di Via Bramante. Per tali interventi è previsto un costo di circa 460 mila euro. Nella tarda serata di Lunedì 25 Settembre il sindaco Gozzoli ha dato l’annuncio del cedimento sui social, invitando tutti a usare la massima cautela e a scegliere percorsi alternativi.
Perché cede l’asfalto delle strade e perché si formano le voragini?
Il cedimento dell’asfalto con la conseguente formazione di voragini nelle strade è dovuto essenzialmente a tre fattori, identificabili in pioggia, gelo e traffico, ma non solo. Le escursioni termiche, ad esempio, comporterebbero un continuo riscaldamento e raffreddamento del manto stradale. Ciò renderebbe l’asfalto più duttile nel periodo estivo e più rigido e fragile in Inverno. Tale processo agevolerebbe la formazione di crepe più o meno profonde.
Le precipitazioni nevose e piovose riempiono le crepe, penetrando negli strati sottostanti dell’asfalto e determinando il cedimento dello stesso. Durante la notte, gelando, spaccano gradualmente l’asfalto. Il passaggio costante di auto, furgoni e camion comporta un ulteriore allargamento della crepa, trasformandola in voragine.
Il traffico è sicuramente la causa principale. Basti pensare che i marciapiedi e le piste ciclabili costruiti con asfalto meno resistente presentano delle crepe, che quasi mai diventano buche, se non con il passare degli anni. Ovviamente le strade potrebbero essere costruite in modo migliore. Una cosa è certa: le buche non dovrebbero formarsi, indipendentemente da fenomeni quali pioggia, neve e gelo. È possibile ipotizzare una negligenza sui lavori effettuati e sui controlli relativi ai materiali utilizzati.
Per non parlare della manutenzione delle strade che rientra nei compiti delle amministrazioni e prevede l’utilizzo di materiali idonei.
Sarebbe opportuno effettuare una manutenzione ordinaria a lungo termine con un conseguente risparmio di denaro, piuttosto che limitarsi a interventi immediati in situazioni di emergenza. Si tratta di operazioni temporanee, che non comportano la riparazione delle crepe più profonde, causandone la riapertura in breve tempo. A questo punto sarebbe meglio spendere di più, ricostruendo l’asfalto ad hoc, che investire ogni anno altro denaro per interventi palliativi. Siete d’accordo anche voi?