L’intelligenza artificiale sta facendo passi avanti, e l’Inps ha deciso di sfruttarne il potenziale. Ecco che cosa accadrà!
L’Inps introduce una rivoluzione nel campo dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA). La piattaforma Siisl, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, sfrutta ora l’IA per proporre in modo sperimentale ai beneficiari del Supporto Formazione e lavoro (Sfl) e dell’Assegno di Inclusione (ADI) le offerte di lavoro più idonee rispetto al loro profilo professionale. Questo nuovo approccio calcola un “indice di affinità” basato su algoritmi di apprendimento automatico, che analizza la vicinanza semantica tra le informazioni presenti nei curricula dei candidati e quelle delle offerte di lavoro.
L’indice di affinità è concepito per semplificare e ottimizzare la ricerca di lavoro, permettendo agli utenti di ordinare e filtrare le offerte in base alla loro compatibilità con le competenze possedute. Oltre a fornire indicazioni su formazione, esperienza, posizione geografica e aspettative professionali, l’indice di affinità non tiene conto di dati personali sensibili, rispettando la privacy e la normativa sul trattamento dei dati.
Questa innovazione, supportata dal Ministero del Lavoro, Sviluppo Lavoro Italia e Inapp, mira a migliorare il matching tra domanda e offerta di lavoro e ad arricchire la qualità dei corsi di formazione, confrontando le competenze richieste dal mercato con quelle offerte dai programmi formativi.
L’Inps sottolinea che l’indice di affinità non genera graduatorie né influisce direttamente sui processi di selezione, ma funge da strumento di orientamento che può facilitare l’incontro tra lavoratori e aziende, contribuendo a dinamizzare il mercato del lavoro e a indirizzare più efficacemente le risorse umane disponibili.
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