Un nuovo farmaco avrebbe conquistato l’attenzione dei ricercatori negli Stati Uniti d’America. Pare infatti che le sue proprietà abbiano delle caratteristiche che vanno ad incidere sulla spesa giornaliera. Ecco che cosa sappiamo.
Nuovo farmaco al centro della scena: chi lo assume compra meno cibo
Da un po’ di tempo a questa parte è stato commercializzato un farmaco contro il diabete che però viene assunto anche dalle persone che vogliono perdere peso. Nonostante questo vada contro il parere dei grandi luminari, le persone continuano ad assumerlo ed è proprio per questo che le qualità dello stesso sono diventate di dominio pubblico. Il farmaco in questione, che risponde al nome di Ozempic, nasce con l’intento di controllare la condizione clinica di chi soffre di diabete, cercando di tenere sotto controllo la glicemia.
Nell’ultimo periodo però, moltissime persone lo stanno usando in maniera impropria e questo sta avendo delle inevitabili conseguenze anche sul carrello della spesa. La catena americana Walmart, da sempre leader per quanto riguarda il settore dei supermercati, ha quindi condotto uno studio. I risultati sono davvero particolari, in quanto il farmaco andrebbe a limitare l’appetito e quindi ridurrebbe la spesa degli americani che spendono meno al supermercato.
Ozempic è un prodotto norvegese che non solo tiene a bada gli effetti del diabete di tipo 2, ma riesce a ridurre la fame e a far dimagrire il soggetto in sovrappeso. Alcuni studi hanno dimostrato come, nell’ultimo periodo, la prescrizione di questo prodotto sia aumentata del 300%. La situazione è quindi preoccupante, in quanto gli effetti avversi di questo farmaco potrebbero manifestarsi sul lungo periodo.
I reportage di Walmart e Kellog
La prima realtà commerciale a sollevare la questione relativa ad un calo degli acquisti è stata proprio la catena di Walmart. L’impatto del farmaco è stato davvero molto alto e anche chi fa la spesa è solito comprare prodotti più salutari rispetto a quanto si verificava prima. In molti hanno avuto da ridire su questa inchiesta poiché si presume che il supermercato abbia adottato delle strategie per analizzare la situazione, ledendo la privacy dei consumatori.
Per altri, invece, è troppo presto per focalizzarsi sui farmaci soppressori dell’appetito e, soprattutto, per dimostrare come gli stessi abbiano un effetto sull’economia. A questi studi si è aggiunta un’altra grande industria, ovvero la Kellog, una famosa ditta che da sempre è leader per quanto riguarda la produzione di cereali.
Secondo gli ultimi dati, il consumo di alimenti salutari, come ad esempio i cereali e le confetture, è destinato a salire in quanto la gente vuole mangiare meno ma meglio. Forse, quindi, il farmaco sta contribuendo a rivedere le proprie prerogative in campo alimentare anche se, ancora una volta, è troppo presto per dirlo.
Ad ogni modo, tutte le altre aziende alimentari stanno tremando, in quanto molti dei prodotti commercializzati potrebbero risultare invenduti e comportare il fallimento dell’impresa. Sicuramente la nostra è una società in continuo movimento, motivo per cui bisogna prendere in considerazione ogni alternativa possibile.
Le grandi aziende alimentari troveranno un metodo per produrre snack sani e invitanti oppure molti prodotti verranno ritirati dal mercato in quanto nessuno li acquisterà più? A voi i commenti!