• Gio. Nov 21st, 2024

Guai Per Le Forze Dell’Ordine: Scoppia La Polemica!

Scoppia la polemica in Italia, dato che recentemente alcune forze dell’ordine sono finite nel ciclone dei social media. Ecco che cosa è accaduto!

 

Di recente, tre giornalisti sono stati fermati, condotti in questura e perquisiti mentre documentavano una protesta degli attivisti di “Ultima Generazione” a Roma. Gli arrestati sono Angela Nittoli, videomaker del “Fatto Quotidiano”, Massimo Barsoum, fotografo freelance del “Corriere della Sera”, e Roberto Di Matteo, videomaker freelance. L’episodio si è verificato in via XX Settembre, luogo designato per la manifestazione ambientalista.

Secondo Angela Nittoli, i tre giornalisti si sono subito identificati come tali, ma sono stati comunque allontanati e trattenuti per mezz’ora, senza poter usare i cellulari, in attesa di verifiche. Successivamente, sono stati trasferiti al commissariato di Castro Pretorio, dove sono stati perquisiti e trattenuti per due ore in una piccola cella di sicurezza.

Questo episodio ha scatenato polemiche sull’operato della Polizia di Stato. La Segreteria nazionale di Slc Cgil ha definito “inaccettabile” il fermo di polizia nei confronti di chi ha il compito di informare e documentare i fatti, ritenendo tale comportamento lesivo della libertà di stampa, fondamento di una democrazia liberale.

Anche l’Fnsi, il principale sindacato dei giornalisti italiani, ha denunciato una violazione delle leggi sulla stampa e dell’articolo 21 della Costituzione, parlando di censura preventiva. Nicola Fratoianni di Avs ha chiesto chiarimenti ai vertici della questura di Roma, al Viminale e al governo, citando episodi simili avvenuti recentemente, come il fermo di un cronista de “Il Mattino di Padova” e di un giornalista messinese.

M5s e Pd hanno espresso preoccupazione per l’accaduto, con Andrea Orlando che ha invitato a non sottovalutare questi episodi, considerandoli campanelli d’allarme per i diritti fondamentali, come quello all’informazione.

La questura ha fornito una versione diversa, affermando che i tre non si sono identificati come giornalisti, mostrando solo la carta di identità. Secondo la polizia, altri professionisti che hanno esibito il tesserino hanno continuato a lavorare senza problemi. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha precisato che non esiste una direttiva operativa per l’identificazione di giornalisti durante le manifestazioni pubbliche, sostenendo che gli episodi di identificazione sono avvenuti solo quando la qualifica di giornalista non era stata dichiarata o dimostrata.

Nonostante queste precisazioni, le polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico da parte della polizia continuano. L’opposizione chiede al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di riferire in Aula sull’accaduto.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!