Il Governo Meloni avrebbe accolto l’emendamento di Fratelli d’Italia che prevede l’eliminazione della lieve entità nella legge sugli stupefacenti in caso di passaggio di denaro. Inevitabili le polemiche che hanno portato l’Esecutivo a un clamoroso dietrofront. Scopriamo insieme cosa è successo.
Legge sugli stupefacenti: stop alla lieve entità
Durante la seduta delle commissioni affari costituzionali e giustizia del Senato, il Governo si è espresso favorevolmente nei confronti della proposta di Marco Lisei che chiede l’eliminazione della lieve entità nella legge degli stupefacenti per i fatti con finalità di lucro. L’emendamento di Fratelli d’Italia al DL Caivano avrebbe scatenato le polemiche degli esponenti dell’opposizione. Alfredo Balzoli, capogruppo del PD in commissione giustizia, avrebbe commentato in modo piuttosto ardito la proposta.
Riccardo Maggi segretario di Più Europa ha definito la proposta di FDI una follia giuridica. Ad oggi, infatti, in 7 casi su 10 si finisce in carcere nonostante l’applicazione della lieve entità. Per questo motivo bisognerebbe fare una distinzione tra le diverse sostanze. Secondo Maggi questa misura favorirebbe maggiormente l’ingresso in carcere dei consumatori di stupefacenti che, probabilmente, hanno comprato insieme ad altri la sostanza, pertanto non verrà limitato il consumo di stupefacenti né diminuirà la loro circolazione. La misura non servirebbe a contrastare gli interessi delle organizzazioni che regolano il traffico di droga.
Alfredo Bazoli, capogruppo del PD in commissione giustizia, avrebbe commentato in modo piuttosto ardito, la proposta di FDI. Il politico avrebbe affermato che in questo modo verrebbero messi sullo stesso piano lo studente che vende una canna al compagno e Pablo Escobar. Angelo Bonelli, conportavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verde e Sinistra, si sarebbe espresso ritenendo che la misura sia un grave errore che porterebbe molte persone, in particolare i giovani, dietro le sbarre.
Il Governo blocca la lieve entità sulle droghe
Il rapporto mondiale sulla droga dello United National Office of Drugs and Crime relativo al 2022 avrebbe confermato l’aumento nella coltivazione e nel traffico di cocaina. Ciò avrebbe comportato la crescita nella produzione e nella commercializzazione delle sostanze psicoattive. I giovani rappresenterebbero il target favorito per il commercio di stupefacenti: sono particolarmente impressionanti i dati che riferiscono un aumento notevole soprattutto nel consumo di cannabinoidi sintetici e NPS. I Governi dovrebbero quindi collaborare e prendere decisioni per prevenire, curare e contrastare le droghe illegali, intervenendo per tutelare la salute dei cittadini.
Dopo le polemiche e le accuse degli esponenti dell’Opposizione, il Governo avrebbe fatto retromarcia sull’eliminazione della lieve entità nella legge sugli stupefacenti. L’Esecutivo avrebbe quindi chiesto una riformulazione dell’emendamento attraverso la quale la pena minima passerebbe da 6 mesi a 18: la
proposta sarebbe stata accettata. Marco Lisei avrebbe accettato la proposta che ora verrà messa ai voti dalla Commissione Affari Costituzionali e Giustizia del Senato. È necessario adottare misure di prevenzione efficaci: riuscirà il Governo Meloni ad affrontare anche la grave piaga della droga? A voi i commenti!