L’offensiva di Hezbollah è cominciata: il conflitto tra Israele e Libano ha creato una situazione di estrema emergenza. Ecco che cosa sta succedendo!
Il conflitto tra Israele e Hezbollah è esploso con una violenza senza precedenti, segnando un drammatico peggioramento della situazione in Medio Oriente. Hezbollah ha lanciato una massiccia offensiva contro il nord di Israele, sparando oltre 320 razzi e droni esplosivi verso 11 basi militari. L’attacco è stato scatenato in risposta all’uccisione del comandante militare Fuad Shukr a Beirut lo scorso luglio, evento che ha infiammato ulteriormente la già fragile tregua.
Israele, anticipando le mosse del gruppo sciita, aveva già condotto raid preventivi per impedire che Hezbollah portasse a termine i suoi piani. Tuttavia, nonostante queste azioni, l’attacco è stato massiccio e mirato, con obiettivi strategici che hanno incluso anche il centro del Paese. Fonti israeliane riportano che Hezbollah ha tentato di colpire il Ministero della Difesa a Tel Aviv, ma le difese israeliane hanno neutralizzato la minaccia.
In risposta all’offensiva, Israele ha lanciato una vasta campagna aerea, colpendo decine di obiettivi nel sud del Libano. L’IDF ha diffuso avvisi in arabo ai residenti della zona, avvertendoli dei pericoli imminenti. Il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, ha dichiarato che le forze israeliane stanno neutralizzando le postazioni di lancio di Hezbollah e difendendo i cieli con droni e caccia.
Parallelamente, la situazione nella Striscia di Gaza è altrettanto grave, con l’esercito israeliano che ha ucciso 71 palestinesi durante le operazioni, mentre l’avanzata dei carri armati ha costretto oltre 100.000 persone a fuggire dalle loro case. In Cisgiordania, i raid israeliani in vari villaggi stanno alimentando ulteriormente la tensione, aggravando un conflitto già esplosivo.
In risposta all’escalation, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza per 48 ore, imponendo restrizioni severe. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza per valutare la situazione, mentre l’aeroporto di Tel Aviv è stato temporaneamente chiuso per motivi di sicurezza.
Sul fronte internazionale, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden segue attentamente gli sviluppi, riaffermando il diritto di Israele a difendersi da qualsiasi aggressione.
Hezbollah ha annunciato la fine della prima fase della sua rappresaglia, mentre fonti libanesi riportano che Israele ha colpito almeno 40 obiettivi nel sud del Libano. Nonostante il ritorno temporaneo della calma, la situazione rimane estremamente tesa, lasciando il mondo in attesa di vedere cosa accadrà nelle prossime ore.