La CIA ha aggiornato la sua posizione sull’origine del Covid-19: l’ipotesi della fuga da un laboratorio di Wuhan diventa più plausibile. Ecco cosa è successo!
L’origine del Covid-19 continua a essere un argomento controverso e dibattuto. Dopo anni di incertezze e smentite, la CIA ha aggiornato la sua valutazione sulla possibilità che il virus sia nato in un laboratorio cinese. Secondo l’agenzia di intelligence statunitense, questa teoria sarebbe oggi considerata l’ipotesi più probabile, seppur con una scarsa fiducia nei dati a disposizione.
La CIA ha rilasciato un comunicato in cui afferma che, sulla base delle informazioni disponibili, la possibilità di una fuga accidentale da un laboratorio appare più plausibile rispetto a un’origine naturale. Tuttavia, l’agenzia non esclude nessuna pista e sottolinea che entrambe le ipotesi restano aperte.
L’indagine è stata condotta su richiesta del direttore nominato da Donald Trump, John Ratcliffe, e i risultati sono stati resi pubblici in un momento chiave della politica americana. La pubblicazione delle conclusioni, infatti, potrebbe avere un peso significativo nei rapporti tra Stati Uniti e Cina.
L’interesse per l’origine del virus ha sempre avuto implicazioni politiche. L’ex presidente Trump, sin dall’inizio della pandemia, ha sostenuto con forza l’idea che il Covid-19 sia nato in un laboratorio cinese, arrivando a definirlo il China virus. La decisione della CIA di riesaminare il caso è vista da molti come un segnale della volontà americana di riaprire il dibattito sulla responsabilità di Pechino.
Nel frattempo, il consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Biden, Jake Sullivan, aveva ordinato una revisione completa delle informazioni riservate sull’argomento. Anche l’ex capo della CIA, Bill Burns, aveva chiesto ai suoi analisti di prendere una posizione definitiva.
Tra le teorie che supportano l’ipotesi della fuga da laboratorio, spicca quella della biologa molecolare canadese Alina Chan. La scienziata ha pubblicato un’inchiesta in cui sostiene che il Covid-19 potrebbe essere nato all’interno di un progetto di ricerca chiamato DEFUSE.
Secondo la Chan, nel 2018 alcuni scienziati del laboratorio di Wuhan avrebbero iniziato a lavorare su virus simili al coronavirus in collaborazione con EcoHealth Alliance, un’organizzazione americana finanziata con milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti. L’obiettivo del progetto era comprendere meglio i virus pandemici, ma potrebbe aver portato accidentalmente alla diffusione del Covid-19.
Nonostante il cambio di posizione della CIA, la questione sull’origine del virus resta tutt’altro che risolta. Non ci sono ancora prove definitive che dimostrino una fuga da laboratorio, né che il virus abbia avuto un’origine completamente naturale.
Ciò che è certo è che il dibattito è tutt’altro che chiuso e che la pubblicazione di questi nuovi dati potrebbe riaccendere le tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Secondo te, il Covid-19 è nato in laboratorio o ha avuto un’origine naturale? Dicci la tua nei commenti!