La casa farmaceutica Astrazeneca, dopo la recente bufera causata dalle dichiarazioni sui vaccini che hanno rilasciato, ha dato la possibilità di essere risarciti. Ecco come fare domanda!
L’avvocato Paolo Vitali ha fornito dettagli cruciali su chi può chiedere risarcimento per danni subiti in seguito alla vaccinazione con Astrazeneca. Dopo l’ammissione da parte dell’azienda farmaceutica che il vaccino può causare rare ma gravi trombosi, le persone colpite possono agire legalmente per ottenere un risarcimento.
La legge italiana offre due percorsi: un indennizzo da parte dello Stato per danni da vaccinazioni raccomandate o obbligatorie, e un percorso risarcitorio contro il produttore del vaccino. L’indennizzo, gestito a livello amministrativo dalla ASL di competenza, si basa sulla presentazione di una domanda documentata e, in caso di esito positivo, può risultare in un assegno vitalizio e reversibile per la durata di quindici anni.
Per quanto riguarda il risarcimento diretto dal produttore, i danneggiati devono dimostrare il nesso causale tra la vaccinazione e il danno subito. Il produttore potrà sottrarsi alla responsabilità solo dimostrando di aver adottato tutte le misure idonee per prevenire il danno, un compito complicato dalla rigorosa interpretazione giuridica che tende ad avvicinarsi a una responsabilità quasi oggettiva.
In termini di compensazione economica, il risarcimento può variare significativamente a seconda dell’età della persona danneggiata, della gravità del danno e di altri fattori. In caso di decesso, i familiari della vittima possono richiedere un indennizzo una tantum e perseguire risarcimenti per i danni diretti e ereditari.
La questione dell’indennizzo e del risarcimento per i danni causati dalla vaccinazione Covid-19 con Astrazeneca mette in luce la complessa interazione tra legge, medicina e diritti individuali, sollevando importanti questioni su come le società devono bilanciare la salute pubblica con la protezione dei singoli cittadini.
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