Periodo nero per l’onorevole Aboubakar Soumahoro. Liliane Murakatete, sua moglie, e Marie Therese Mukamitsindo, madre della donna, sono finite agli arresti domiciliari. Il provvedimento riguarda il cosiddetto scandalo Coop: ecco i particolari relativi alla vicenda.
Scandalo Coop: arrestate moglie e suocera di Soumahoro
Il Gip di Latina ha disposto gli arresti domiciliari per la moglie e la suocera del deputato Soumahoro. La misura cautelare è arrivata dopo l’inchiesta relativa alle cooperative che si occupavano dei migranti e dei minori non accompagnati. Il provvedimento è stato notificato dalla Guardia di Finanza non solo alle due donne, ma anche verso un altro figlio della suocera di Soumahoro. La Procura di Latina avrebbe ipotizzato illeciti di bancarotta fraudolenta patrimoniale, frode nelle pubbliche forniture e auto riciclaggio. Tra le cooperative interessate Karibù, Consorzio Agenzia per l’inclusione e i diritti d’Italia e Jambo Africa. Queste avrebbero ricevuto i fondi pubblici stanziati da Regione, Comuni e Prefettura a scopo assistenziale.
Tali somme, però, sarebbero state impiegate per altri servizi. La procura avrebbe contestato il sovraffollamento delle strutture. Gli ospiti alloggiavano in camere fatiscenti, arredate inadeguatamente. La Guardia di Finanza ha riscontrato diverse carenze relative alle condizioni igieniche e all’assenza di
riscaldamento. A ciò si aggiungono i problemi legati all’erogazione dell’acqua, alla scarsa qualità del cibo oltre che alla conservazione dello stesso. In particolare, nei Cas gestiti dalla Cooperativa Karibù e in quelli diretti da Consorzio Aid, gli ospiti vivevano in condizioni non certo dignitose. I risparmi generati da queste situazioni sarebbero stati impiegati per spese di lusso, quali gioielli, abbigliamento griffato, alberghi e ristoranti di alto livello. Somme non inerenti ai servizi no profit offerti dalle cooperative e dagli enti sociali.
Truffa sui migranti: soldi investiti in Ruanda
Secondo le indagini svolte dagli inquirenti, una parte di questi soldi sarebbe stata trasferita all’estero, in particolare in Portogallo, Belgio e Ruanda e reinvestita in attività imprenditoriali. Il provvedimento contempla il sequestro preventivo, indirizzato alla confisca delle somme incassate illecitamente.
L’onorevole Soumahoro, attualmente non indagato, si era autosospeso da Alleanza Verdi- Sinistra italiana già all’inizio dei fatti. Passato successivamente al gruppo Misto, il deputato ha dichiarato di prendere atto della misura adottata nei confronti di Liliane.
Ha poi aggiunto di confidare nell’operato della giustizia, ribadendo la sua totale estraneità ai fatti e invocando il rispetto della privacy di suo figlio. L’uomo per lungo tempo è stato sindacalista, facendosi notare per il grande impegno contro lo sfruttamento dei lavoratori del settore agricolo. Il deputato ha ricevuto diverse critiche, poiché le denunce mosse nei confronti delle cooperative gestite dalla suocera facevano riferimento all’inosservanza dei diritti da lui stesso tutelati. La vicenda è esplosa circa un anno fa, in seguito alla segnalazione del sindacato Uiltucs in merito al mancato pagamento dei salari dei dipendenti delle cooperative.
Liliane Murakatete avrebbe affiancato e sostituito la madre nella gestione delle cooperative, svolgendo attività direttive e di controllo e gestendo i pagamenti dei dipendenti. In data 3 novembre Pierpaolo Bortone, giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, dovrà prendere una decisione importante. Il magistrato, infatti, stabilirà se rinviare a giudizio moglie, suocera e familiari del deputato, in seguito alle accuse di evasione fiscale. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, a voi i commenti!