Un gruppo consistente di italiani è bloccato in Yemen, a causa del conflitto che è presente nel Mar Rosso. Ecco che cosa succederà!
Quindici cittadini italiani si trovano in una situazione di stallo sull’isola di Socotra, in Yemen, una località attualmente sconsigliata per viaggi a causa del conflitto in corso nel paese. Questi turisti sono arrivati sull’isola tramite un volo diretto da Abu Dhabi, operato dall’Air Arabia, l’unica compagnia aerea che offre un collegamento settimanale con questa destinazione. Tuttavia, a seguito degli sviluppi del conflitto, il volo di ritorno è stato annullato, lasciando i viaggiatori senza un’opzione immediata per tornare a casa.
I turisti italiani si trovano in una condizione di incertezza poiché, secondo le loro testimonianze, non hanno ricevuto aggiornamenti significativi dalla compagnia aerea riguardo la situazione o la programmazione di un nuovo volo. Di fronte a questa emergenza, la Farnesina sta intervenendo per facilitare il rientro dei connazionali. Gli uffici del ministero degli Esteri hanno già iniziato a coordinarsi con l’ambasciata italiana ad Abu Dhabi, che sta lavorando per sollecitare la ripresa dei collegamenti aerei.
Il Ministero degli Esteri aveva precedentemente emesso avvisi riguardanti i rischi di viaggiare in Yemen, sottolineando che l’isola di Socotra, nonostante la sua bellezza naturale, si trova in una regione altamente instabile. Inoltre, l’ambasciata italiana a Sanà ha sospeso le sue attività fino a nuovo avviso, limitando ulteriormente il supporto consolare disponibile in loco.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso preoccupazione per la situazione, specialmente considerando che molti dei turisti coinvolti sono residenti del Veneto. Ha confermato di aver avuto contatti diretti con la Farnesina, ricevendo rassicurazioni che tutte le misure necessarie per garantire un sicuro rientro dei cittadini sono state attivate. È previsto che un primo volo di rientro possa essere organizzato per il 5 maggio, offrendo una potenziale soluzione a breve termine per i turisti bloccati.
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