• Gio. Nov 21st, 2024

Allarme Nei Mari, Squali: Trovate Tracce Di Cocaina!

Nei mari di tutto il mondo c’è una grossa pericolosità che minaccia gli squali e tutto l’ecosistema marino. Ecco che cosa sta succedendo!

 

L’inquinamento marino non è causato solo da plastica e rifiuti industriali, ma anche dalla droga. Recenti studi hanno scoperto tracce di sostanze stupefacenti nei muscoli e nel fegato di alcuni animali marini. Tra le specie maggiormente minacciate c’è lo squalo, un predatore dei fondali già in pericolo per la caccia e i cambiamenti climatici. Ora si aggiunge anche la cocaina tra i suoi nemici. I ricercatori dell’Istituto Oswaldo Cruz hanno divulgato le analisi su alcuni esemplari che confermano questa inquietante realtà.

Sulle coste del Brasile, vicino a Rio de Janeiro, sono stati trovati squali contaminati da sostanze stupefacenti. Lo studio, pubblicato su Science of the Total Environment, si è concentrato su una specie particolare: lo squalo brasiliano dal muso affilato (Rhizoprionodon lalandii). I ricercatori hanno acquistato tredici squali da pescatori locali e li hanno esaminati in laboratorio. Analizzando il tessuto muscolare ed epatico con la cromatografia liquida e la spettrometria di massa tandem, hanno trovato tutti i campioni positivi alla cocaina, con concentrazioni fino a 100 volte superiori a quelle riscontrate in altre specie marine.

Gli studiosi ipotizzano che le sostanze tossiche nel fegato degli squali possano influenzare la produzione di vitellogenina, una proteina fondamentale per la formazione delle uova. Tutte le femmine analizzate erano incinte, ma gli effetti della cocaina sui feti sono ancora ignoti. Inoltre, resta da capire se la droga possa alterare il comportamento degli squali.

Il problema dell’inquinamento da droga non riguarda solo il Brasile, ma anche l’Europa. Belgio e Paesi Bassi, tra i principali produttori di MDMA e anfetamine, affrontano un flusso invisibile di rifiuti derivati dalla produzione di droghe illecite. La produzione di metanfetamine genera circa 15-20 chili di rifiuti tossici, spesso smaltiti in fosse di letame nei Paesi Bassi. Questo fertilizzante, poi utilizzato nei campi, può alterare la salute del suolo e dei corsi d’acqua, danneggiando gli ecosistemi acquatici e causando problemi alle foreste, ai raccolti e ad altra vegetazione.

Anna Capaldo, endocrinologa e esperta di inquinamento ambientale presso l’Università di Napoli Federico II, sottolinea la tossicità della cocaina per molluschi, crostacei e pesci ossei. Studi precedenti hanno dimostrato che le concentrazioni di cocaina nell’ambiente possono provocare danni come la frammentazione del DNA e la morte cellulare negli embrioni di pesce zebra, oltre a interrompere la produzione di ormoni importanti nelle anguille.

L’inquinamento da droga rappresenta una minaccia seria per gli ecosistemi acquatici e richiede un intervento immediato per proteggere la biodiversità. Cosa ne pensate di questa situazione allarmante? Lasciate un commento con la vostra opinione.