In Italia è scoppiato un allarme per un’epidemia che potrebbe ricondursi a quello che è stato il covid. Ecco che cosa è successo!
L’epidemia di scabbia che ha colpito il carcere di Bolzano, coinvolgendo cinque detenuti e un agente della polizia penitenziaria, ha messo in luce gravi carenze igieniche e strutturali all’interno dell’istituto. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, ha evidenziato come la presenza di insetti e la vetustà delle strutture abbiano creato un ambiente insalubre, aumentando il rischio di malattie infettive.
Il carcere, descritto come fatiscente e sporco, è da tempo al centro di discussioni per la sua sostituzione con una nuova struttura, un progetto che tuttavia sembra essere continuamente posticipato. La situazione è divenuta così critica che si è resa necessaria l’adozione immediata di misure di prevenzione e profilassi per contenere l’epidemia e proteggere sia i detenuti che il personale.
La lentezza nell’approvazione e nel finanziamento del nuovo carcere è stata oggetto di critica anche da parte di Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano. Egli ha sottolineato come le promesse di costruzione del nuovo istituto siano rimaste inevasi nonostante l’esistenza di un progetto approvato, un’impresa vincitrice di gara e un terreno espropriato destinato a tale scopo.
Questo episodio di scabbia non solo evidenzia la necessità urgente di migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno del carcere di Bolzano, ma solleva anche questioni più ampie sul trattamento dei detenuti e sulla gestione delle strutture carcerarie in Italia, sottolineando l’importanza di un approccio più umano e responsabile nella gestione del sistema penitenziario.
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