Caso Fidene: l’azione commessa da Claudio Campiti ha fatto molto discutere e ci sono ancora molti aspetti da chiarire, come il suo blog sul consorzio o il profilo Facebook…
La sparatoria a Fidene ha scosso molto Roma e l’Italia intera per via delle sue modalità assurde ed inaspettate. Ad aver messo in atto la strage è stato Claudio Campiti, il quale ha rubato l’arma da un poligono di tiro dopo non aver ottenuto il porto d’armi. Dietro questa storia, però, ci sono molti retroscena appartenenti anche al passato.
Sparatoria a Fidene: il blog di Claudio Campiti sul consorzio!
La sparatoria a Fidene, messa in atto da Claudio Campiti, sta facendo molto discutere. Ci sono tanti retroscena e tanti aspetti ancora da chiarire, ad esempio in che modo Campiti sia riuscito a rubare la pistola dal poligono di tiro, superando controlli di qualsiasi tipo ed arrivando a compiere questo gesto. Sicuramente, però, tra i tanti retroscena, va analizzato anche quello del blog aperto dall’autore della sparatoria, che parlava proprio del Consorzio Valleverde. E’ proprio per gli attriti legati a questo consorzio che Campiti ha aperto il fuoco assassinando tre donne. Parlando del consorzio sul blog, in apertura il killer scriveva “Benvenuti all’inferno”, e poi si riferiva ai duecento appartamenti su 25 ettari di terreno in provincia di Rieti come ad un feudo concesso dallo Stato. Anche se si trattava di luoghi di vacanza, Campiti aveva scelto di vivere lì tutto l’anno. Non era però sicuramente una situazione confortevole, in quanto al piano terra l’uomo aveva costruito una zona abitabile, in cui non arrivava l’acqua, la rete fognaria ed il riscaldamento. Claudio Campiti voleva terminarne la costruzione, ma non pagava le quote al consorzio ed aveva provato a denunciare molti altri condomini per abusi edilizi nel tentativo di trarne qualche vantaggio, ma senza risultato. Sul blog, Campiti descriveva il consorzio come un’associazione a delinquere, mafiosa, formata soltanto da ladri che era anche inutile denunciare. L’autore della sparatoria parlava addirittura di una vasta rete di corruzione che coinvolgeva Comuni, figure pubbliche e persino lo Stato. Campiti diceva che a loro, più che i soldi, interessava la complicità delle persone attraverso il ricatto.
Sparatoria a Fidene: la morte del figlio di Claudio Campiti e il profilo Facebook!
Forse ad avere avuto un qualche ruolo nella sparatoria e nel peggioramento della salute mentale di Campiti, ci sarebbe stata anche la morte del figlio. Nel 2008, sposato e con tre figli, Campiti faceva l’assicuratore a Roma, ma poi è andato a vivere proprio nel consorzio dopo la separazione dalla moglie. Nel 2012, ha perso la vita il suo unico figlio maschio, Romano, a causa di un incidente sugli sci a Bolzano. Un evento di sicuro traumatico che fece ottenere alla famiglia 240 mila euro di risarcimento danni, perché una parte della colpa venne imputata anche al maestro di sci. Il sindaco di Ascrea ha dichiarato di non sapere se Campiti avesse altre entrate o se vivesse ancora con i soldi del risarcimento. Di sicuro era molto affezionato alla sua proprietà e allo scantinato del consorzio, probabilmente perché, secondo il sindaco, ad oggi era l’unica cosa che aveva. I membri del consorzio, inoltre, hanno raccontato dopo la sparatoria di aver denunciato più volte Campiti per minacce, e dunque forse si poteva fare qualcosa per impedire di arrivare a questo gesto. Guardando il suo profilo Facebook, si vedono anche tanti riferimenti ad Hitler e Mussolini, di cui l’uomo pubblicava immagini di statuette e molto altro. Claudio Campiti si sentiva anche perseguitato e diceva che il consorzio lo teneva al buio per poter sparare contro di lui più facilmente, faceva riferimento a schioppettate ma poi scriveva che molti nemici significano molto onore. Sicuramente, quindi, si tratta di una storia su cui c’è ancora molto da chiarire. Voi che cosa ne pensate? Avete seguito questa tragica vicenda e che idea vi siete fatti sull’autore della sparatoria e su ciò che potrebbe essere successo? A voi i commenti!