Molti giorni sono passati dall’inizio del dissidio tra Russia e Ucraina. A nulla sono valse le trattative pacifiste, e Putin si ritrova sulla coscienza la vita di molti civili. Sul presidente ora grava un’accusa pesantissima, le cui ripercussioni lasceranno un segno indelebile. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
Quando il conflitto russo-ucraino è scoppiato, si è creduto rimanesse una lotta senza troppo coinvolgimento civile. Le immagini e le notizie corse in quei primi istanti, davano la convinzione che si sarebbe salvaguardato la vita delle persone.
Lo stesso Putin aveva rilasciato comunicati, in cui dava la possibilità agli ucraini di allontanarsi dalla propria terra. Come se da un momento all’altro tutto finisse ed ognuno avrebbe fatto ritorno a casa.
Nelle ultime ore però qualcosa di grave è accaduto. L’ospedale di Mariupol è stato attaccato dall’esercito russo. Un operazione vergognosa, che è costata la vita a molte persone tra cui donne e anziani. Per non parlare del personale ospedaliero che stava prendendosi cura delle persone più bisognose.
La notizia ha suscitato rabbia e indignazione, e in molti si sono fatti una sola domanda. A fronte di un azione così ignobile, può Putin essere accusato di crimini di guerra?
La delegazione russa, a fronte dell’avvenimento incriminato, ha rilasciato la dichiarazione che spiega come, al momento del bombardamento, la struttura ospitasse solo milizie nemiche. L’ucraina dal canto suo, dice che all’interno dell’ospedale c’erano solo civili. Dove risiede la verità adesso?
La dottoressa Marina Mancini, docente di Diritto Internazionale penale alla Luiss, ha dichiarato che i crimini di guerra sono violazioni delle norme internazionali, che riguardano la conduzione delle ostilità e la protezione delle vittime, regole alla quali i combattenti devono attenersi.
Legge vuole che non si possa attaccare in nessun modo, la popolazione e i beni civili. Un azione deliberata contro la loro incolumità diventa crimine di guerra.
A fronte di ciò, risulta chiaro come questa operazione spregevole, non possa non essere presa in carico da chi di dovere. Qualora Putin fosse messo a processo, quali sarebbero per lui le conseguenze?
La dottoressa Mancini ha dichiarato senza mezzi termine che, il presidente russo avrebbe un mandato d’arresto che penderebbe sulla sua testa.
Ma quando si parla di crimini di guerra, non si può non andare con la memoria al famoso processo di Norimberga.
Una fatto storico che vide, il 20 novembre 1945 aprire un processo contro alcuni capi nazisti, ma andiamo con ordine. Quel giorno, il Tribunale militare internazionale giudicò 24 dei più importanti capi nazisti, catturati o ancora ritenuti in vita. Esso fu denominato “Processo dei principali crimini di guerra”, e si concluse il 1 Ottobre nel 1946.
Il presidente russo, a 76 anni di distanza rischia un nuovo processo di Norimberga?
A voi i commenti!