Nella nuova manovra del Governo per il 2023, pare che Giorgia Meloni abbia anche deciso di introdurre un sistema di tassazione che andrà a colpire in primo luogo le monete virtuali. Ecco dunque che cosa potrebbe cambiare prossimamente!
Giorgia Meloni e la nuova tassa sulle criptovalute
La Legge di bilancio ha ormai preso forma e con lei tutti i temi che vanno a caratterizzarla. Si è appunto cercato di trovare una soluzione a tutti quei problemi che riguardano il rincaro dei prezzi, il caro energia, la pensione anticipata e i bonus da concedere per cercare di supportare il cittadino in questo delicato momento storico. Fra i tanti interventi, però, ci si è soffermati perfino sulle monete digitali, le cosiddette criptovalute.
Il Governo di Giorgia Meloni ha quindi parlato di come sarà necessario intervenire con una tassazione diretta sui guadagni che le criptovalute possono portare a chi decide di utilizzarle. Ovviamente questo se i vari guadagni supereranno la soglia dei 2.000 €. Il tutto dovrà riferirsi a quello che viene effettivamente percepito, il cosiddetto valore nominale delle monete virtuali.
Il Presidente del Consiglio ha quindi deciso che le criptovalute verranno tassate con un’imposta sostitutiva del 26% a partire dal 1 gennaio 2023. Bisognerà comunque prendere in considerazione altri fattori che, in alcuni casi, potrebbero far scendere l’iva al 14% del totale acquisito. In ogni caso, sarà possibile pagare l’intera cifra sotto forma di rate a partire dal 30 giugno 2023, anche se verranno corrisposti degli interessi sul pagamento finale della imposta.
I vari incassi verranno versati al fondo per la riduzione della pressione fiscale presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta quindi di una misura che permetterà di racimolare dei fondi da destinare a delle prossime iniziative economiche. Per molti, invece, sarebbe la scelta ideale laddove questi introiti venissero utilizzati per concedere bonus ai cittadini meno fortunati.
Che cosa sono le criptovalute?
Quando parliamo di criptovaluta o criptomoneta, ci riferiamo ad una moneta di tipo virtuale che non esiste nella realtà e che non può essere controllata da alcun tipo di banca. Il tutto, infatti, viene annotato in un registro digitale che si basa sulla tecnologia blockchain. Anche se non esistono, però, possono essere visualizzate e utilizzate da tutti in ogni forma di mercato finanziario e anche per portare a termine diverse transazioni e senza richiedere la presenza di intermediari.
Più volte sono state descritte come le monete del futuro, in quanto si basano su un sistema crittografato per funzionare e per far sì che ogni transazione portata a termine venga eseguita nella maniera più semplice e sicura. Ovviamente, anche in questo caso sono presenti dei rischi che possono risultare ancora più pericolosi in tutti quei Paesi dove l’economia non risulta essere favorevole. Questo perché il valore della moneta virtuale potrebbe crescere troppo e causare quindi una grande recessione laddove arrivasse a superare il valore della moneta reale.
Avete mai pensato di investire il vostro denaro nell’acquisto delle criptovalute? Pensate che la nuova tassazione prevista sia giusta oppure troppo esagerata? A voi i commenti!