• Sab. Nov 23rd, 2024

800 Euro Di Stipendio: Come Si Calcola La Disoccupazione?

La disoccupazione viene percepita da tutte quelle persone che lavorano a tempo determinato. Ma quanto si percepisce se lo stipendio è di ottocento euro? Ecco il calcolo!

 

Che cos’è la Naspi?

Negli ultimi anni sempre più lavoratori si sono ritrovati a casa senza un motivo, o meglio, senza un preavviso. A causa dell’avvento della pandemia prima e della crisi poi, molti luoghi di lavoro hanno chiuso i battenti e questo significa licenziare moltissime persone che si ritrovano a non percepire più uno stipendio da un giorno all’altro. Lo Stato ha quindi deciso di farsi carico di queste persone, offrendo loro la possibilità di ricevere una sorta di stipendio fino a quando non troveranno un nuovo incarico.

È stata quindi introdotta la Naspi, l‘indennità di disoccupazione che può essere concessa all’individuo che viene licenziato o che si dimette per una giusta causa. Questo tipo di trattamento non viene elargito in caso di semplici dimissioni, poiché la fine del rapporto lavorativo deve avvenire senza la volontà del lavoratore. Viene fatta un’eccezione nel caso delle madri che decidono di dimettersi entro il compimento del primo anno di vita del figlio.

In questo caso, infatti, la madre fa una scelta legata alla cura della prole, motivo per cui lo Stato non può opporsi a predisporre questo tipo di trattamento economico. In tutti gli altri casi, invece, è il datore di lavoro che, attraverso il licenziamento, mette il lavoratore nelle condizioni di poter richiedere questo tipo di privilegio economico.

Quanto dura la Naspi e come viene calcolato l’assegno di disoccupazione?

Nella maggior parte dei casi, la Naspi viene calcolata prendendo in esame il tempo che il lavoratore ha dedicato a quella data mansione. Se per esempio un uomo ha lavorato 12 mesi riceverà la Naspi per sei, mentre se ha lavorato due anni potrà godere di questo trattamento per 12 mesi. Ad ogni modo, questo trattamento viene concesso per un massimo di 24 mesi e già a partire dal sesto mese la cifra corrisposta verrà leggermente decurtata.

Per quanto riguarda l’importo dell’assegno, invece, bisogna esaminare l’individualità del soggetto richiedente. Solitamente esiste una formula per ottenere questo importo. Bisogna infatti calcolare la retribuzione media mensile che veniva percepita negli ultimi quattro anni, la quale andrà divisa per il numero di settimane durante le quali sono stati versati i contributi.

Questo calcolo andrà poi moltiplicato per il coefficiente numerico 4.33. Per fare un esempio più concreto, quindi, un lavoratore che ogni mese riusciva a guadagnare 800 € di stipendio, percepirà un trattamento Naspi di circa 600 € mensili. Nel 2023, però verranno predisposte alcune modifiche che andranno a modificare anche questo aspetto.

Si parla infatti di importi molto più bassi che andranno a diminuire ancor di più con il passare del tempo. Questo perché la Naspi è comunque qualcosa di molto importante per il Governo e ogni anno si spendono diversi milioni di euro per garantire questo tipo di trattamento a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non si può fare di tutta l’erba in fascio, ma basta rivolgersi ai Caf o ai patronati della propria città per avere delucidazioni in merito.

Eravate a conoscenza dell’esistenza della Naspi e dei vari calcoli che vengono effettuati per stabilire l’importo da concedere mensilmente? A voi i commenti!