Al conflitto scoppiato in Ucraina per volere del presidente russo, si sta palesando un’amara verità. Sappiamo bene cosa comporta una guerra, non solo dal punto di vista economico-politico ma soprattutto sociale. Il popolo ucraino nella concitazione, si sta ritrovando delle verità crudeli. E di poche ore fa una denuncia gravissima, che calpesta la dignità umana. A quale vergogna sta assistendo? Scopriamo di più!
Quando scoppia una guerra, è inevitabile l’attivazione di alcuni meccanismi che non avrebbero altrimenti motivo di esistere. Si viene a creare una complessa rete che si può sintetizzare con due punti, corsa all’acquisto di armi e gente che fugge.
In Ucraina, nelle ultime ore, stiamo assistendo ad una progressiva escalation di attacchi armati ai danni dei civili. Molte città sotto assedio si stanno svuotando, e gli ucraini raccogliendo il minimo indispensabile stanno cercando di fuggire altrove.
Quello che sta accadendo, sta assumendo proporzioni immani che non si credevano possibili fino ad un paio di giorni fa. Qualcosa però non sta andando per come dovrebbe, gli aiuti promessi si stanno rivelando delle trappole. Una denuncia grave arriva dalla polizia delle frontiere. Quello che dichiarano è veramente inquietante.
Su cosa stanno indagando? A che cosa avrebbero assistito da volerlo denunciare al mondo?
Al confine tra Romania e Ucraina, la polizia indaga su un traffico di essere umani gravissimo. Si parla di estorsioni, abbandoni e promesse false ai danni di un popolo che cerca solo un po’ di pace.
Il valico di Sighetu Marmatiei, utilizzato dai profughi per sfuggire ai bombardamenti, è stato preso di mira da personaggi senza scrupoli. I malviventi, attraverso finte opere di solidarietà, promettono alloggi gratuiti e passaggi verso le destinazioni richieste.
La povera gente non immagina nemmeno cosa gli attende. I finti alloggi arrivano a costare fino a 200€ a notte, e i passaggi non sono altro che abbandoni in sperdute campagne. Una vergogna infinita che non può non essere punita. A tutto ciò, la polizia denuncia anche altri gravi misfatti, come l’estorsione, la rapina e l’ombra della tratta delle donne verso la prostituzione.
Ma tra gli sciacalli vili ci sono i tanti volontari per bene, che a fronte di ciò stanno collaborando con la polizia. Attraverso i racconti che ascoltano, segnalano tutti gli annunci falsi che si susseguono, con promesse di lavoro che non esistono.
Molte testimonianze hanno raccontato la disavventura vissuta, a fronte di un passaggio gratuito verso la libertà. Passaggi che si rivelano abbandoni in mezzo al nulla, con rapine dei pochi averi che portano con sé. Un fenomeno che non sarebbe circoscritto solo alle aree di confine, ma anche intorno alle terre minate dal conflitto.
Alcuni volontari hanno raccontato un altro lato triste della storia. Molti ucraini cadono in questo inganno, per ovviare agli impedimenti di una burocrazia lenta.
Quello che sta capitando è qualcosa che abbiamo vissuto anche noi nel nostro paese. Persone vergognose che hanno approfittato di un evento catastrofico per rubare agli sfollati.
Voi che pensieri vi fate a riguardo?
A voi i commenti!