• Ven. Nov 22nd, 2024

Il Nuovo Governo, sta cercando di intervenire anche sul piano della riforma pensionistica. I primi dubbi sulla quota 41 dovuti alla quantità dei contributi e dall’età anagrafica del lavoratore. Ecco il cambiamento in atto!

 

Il Governo al lavoro sulla riforma pensionistica

Il tema delle pensioni non è così facile da gestire, motivo per cui, giorno dopo giorno, sempre più polemiche vengono aperte sul caso. Secondo le ultime indiscrezioni, l’obiettivo dello Stato italiano sarebbe quello di avviare la Quota 41 in versione ibrida nel prossimo anno, in maniera tale da archiviare definitivamente la Legge Fornero nel 2024.

La Quota 41 avrà come fine quello di sostituire la Quota 102, la quale prevede di andare in pensione a 64 anni dopo aver versato almeno 38 anni di contributi. Il nuovo sistema invece, permetterebbe di andare in pensione a 61 anni con un versamento pari a 41 anni di contributi.

Le prime simulazioni della Quota 41 saranno disponibili nel 2023 e sicuramente permetteranno a molte persone di avere un accesso prioritario all’assegno pensionistico. Sull’argomento è intervenuto anche Maurizio Landini, il quale ha dichiarato di come siano in corso delle trattative per facilitare la concessione della pensione.

Landini ha però aggiunto che ci sono ancora tanti dubbi sulla Quota 41 poiché, secondo il suo parere, i contributi versati non dovrebbero essere collegati all’età anagrafica del lavoratore.

Il tema della pensione: i primi miglioramenti in arrivo

A quanto pare le varie riforme introdotte in ambito pensionistico potrebbero verificarsi proprio in questi giorni, in quanto Novembre è stato descritto come il primo dei mesi positivi per i pensionati. Pare infatti che gli adeguamenti partiranno da fine mese anche se, ovviamente, non si tratterà di cifre così importanti. Ad ogni modo, visto il peso dell’inflazione e della grave crisi degli ultimi tempi, anche un piccolo aiuto può fare la differenza, soprattutto per tutte quelle persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Nei prossimi mesi gli adeguamenti arriveranno per tutti i pensionati che rispondono ai requisiti previsti dalla nuova Legge, i quali vedranno aumentare il proprio reddito a seconda dell’assegno percepito e del numero dei contributi versati. Forse, quindi, le cose miglioreranno per tutti anche se sarà necessario del tempo affinché tutti possano beneficiare di questi importanti strumenti. Nel frattempo si spera che anche il Governo riesca a trovare delle soluzioni per abbattere il costo della vita e far salire il potere di acquisto degli assegni pensionistici, ma anche degli stipendi dei lavoratori.

Per non parlare poi di tutte quelle emergenze che vanno a toccare le risorse di gas e di energia e tutti quei limiti che si sono manifestati a causa dello scoppio della guerra fra Ucraina e Russia. I prossimi mesi saranno quindi molto impegnativi per il Governo di Giorgia Meloni, la quale dovrà fare di tutto per dimostrare di essere all’altezza del ruolo che gli italiani hanno deciso di affidarle.

Eravate a conoscenza delle riforme che la pensione potrebbe maturare nei prossimi giorni? Pensate che questo sistema possa far tirare un sospiro di  sollievo ai pensionati d’Italia? A voi i commenti!