Il presidente Putin non molla la presa e l’Ucraina sta rimanendo ancora sotto scacco russo. Questo conflitto armato vuole trascinare giù con sé anche tutta Europa. Si parla di una profonda crisi economica globale in arrivo. Cosa vuol dire e che conseguenze ci saranno per noi? Rischiamo veramente di chiudere tutto? Ecco cosa sta accadendo!
Tredici giorni sono passati dall’inizio della guerra in Ucraina e niente di buono si sta prospettando. L’Europa comincia a vedere gli effetti economici che la guerra Russia-Ucraina sta portando. Una folle crisi economica globale è quello che ci si prepara a vivere.
Il prezzo dei carburanti non fa altro che salire mettendo in ginocchio tutto il settore dei trasporti. I rincari sulle bollette stanno portando sul lastrico famiglie e attività commerciali già provate dal periodo Covid.
Il premier Mario Draghi ha rilasciato una dichiarazione chiara e concisa nell’ ultima conferenza stampa. Proprio in virtù di questi aumenti si è detto certo che una soluzione a riguardo esiste.
Il presidente del consiglio dei ministri ha dichiarato che per far fronte a questi rincari, sia necessaria la riapertura delle centrali di carbone in Italia. Una risoluzione pensata per far fronte alla crisi degli aumenti. Nel frattempo il Ministro degli esteri, sta guardando intorno nuovi fornitori dalla quale acquistare energia per il nostro paese.
Ma stiamo rischiando veramente un collasso energetico? Cosa ci dobbiamo aspettare?
La situazione è certamente critica, i rincari sui carburanti e sulle bollette di luce e gas sono diventati insostenibili. La riapertura delle centrali a carbone, sembra una valida alternativa per colmare le eventuali mancanze di energia al nostro paese.
Ma c’è chi non appoggia questa scelta ed ha lanciato un campanello d’allarme. Stiamo parlando dell’immunologa Antonella Viola. La dottoressa si dice certa del pericolo che queste riaperture provocherebbero alla salute delle persone e non solo.
Attraverso un’intervista la dottoressa Viola, ha parlato dell’impatto delle emissioni di carbone non solo sulla salute fisica, ma anche sull’effetto serra. Ha ricordato quanto, le centrali a carbone siano responsabili della morte di circa 23.000 mila persone ogni anno.
La dottoressa ha voluto ricordare che le scelte del governo, devono essere quanto più sostenibili nel breve e nel lungo periodo. Oggi che la parola green, ecosostenibilità, impatto 0 sono all’ordine del giorno, non ci si può permettere di fare passi indietro.
Smuovere le coscienze di ognuno di noi è quello che serve secondo l’immunologa. Un lockdown energetico sarebbe la soluzione più giusta e sana. Ognuno di noi può fare la differenza ed aiutare il proprio paese a venire fuori da questa crisi dei rincari.
L’immunologa si dice certa che risparmiare energia consumando meno, e fare qualche rinuncia in più possa bastare per far fronte a quest’altro sconvolgimento economico. La riapertura delle centrali a carbone, per quanto possano essere moderne e meno inquinanti non è la scelta più consona.
Ci stiamo avvicinando alla primavera e con la bella stagione arriva anche il sole. Da qui in poi potremo dare una bella sferzata ai consumi e farci bastare quel poco per aiutarsi l’un l’altro.
Voi cosa pensate a riguardo? Qual è la soluzione che sentite di dare?
A voi i commenti!