• Ven. Nov 22nd, 2024

Arriva L’Ergastolo Ostativo: Di Cosa Si Tratta?

Il tema del carcere e della reclusione ha sempre fatto molto discutere l’Italia. Proprio per questo motivo, il Governo ha varato una nuova misura che prevede l’istituzione del cosiddetto ergastolo ostativo. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

 

Che cos’è l’ergastolo ostativo?

Durante i primi giorni del suo Governo, Giorgia Meloni si è ritrovata a dover approfondire diverse tematiche, una delle quali relativa alla gestione delle carceri e della detenzione. Questa nuova misura ha come fine quello di colpire tutte le associazioni della criminalità organizzata che molte volte riescono a farla franca.

Con il passare del tempo infatti, c’è stato un peggioramento nel numero dei casi di omicidio commessi da queste minoranze organizzate, motivo per cui è importante prendere delle misure alternative che possano risultare utili alla società.

Il termine ergastolo ostativo indica un regime carcerario riconosciuto dalla Legge che si basa sul rispetto di regole molto rigide. In questo caso infatti, il detenuto non avrà alcun tipo di beneficio, in quanto non potrà godere della semilibertà ,della condizionale e nemmeno di permessi premio per uscire o lavorare al di fuori del carcere.

Parliamo quindi di una misura rivolta a coloro che hanno commesso delitti che possono essere correlati alla criminalità organizzata, come ad esempio l’organizzazione di atti terroristici, omicidi e perfino l’eversione. La stessa pena può essere inflitta anche a chi decide di non collaborare con la giustizia o quando qualcuno inganna le istituzioni fornendo delle informazioni non veritiere.

Ci riferiamo quindi ad un provvedimento definitivo che non vede alcuna possibilità di riscatto e che si basa su una condanna che verrà elargita al condannato senza possibilità di appello.

Le questioni relative all’ergastolo ostativo

Essendo una procedura molto rigida e severa, il tema dell’ergastolo ostativo è stato posto al centro delle attenzioni del sistema giudiziario. Per alcuni infatti, tale principio potrebbe andare contro quanto espresso dalla Costituzione, la quale cita come sia importante rieducare il condannato al fine di farlo reintegrare in società.

Per molti altri invece, questa tipo di misura deve essere resa più leggera per tutti coloro che decidono di collaborare con la giustizia. Bisogna anche ricordare che molte persone decidono di non collaborare non perché fiere delle proprie azioni o non pentite di quanto commesso, ma per paura di incappare in problemi più gravi relativi al settore della criminalità organizzata.

Sicuramente l’obiettivo è quello di punire più intensamente tutti coloro che trasgrediscono la Legge e che negli anni sono riusciti a farla franca più volte. Non sappiamo ancora quando questo decreto diventerà effettivo anche se, probabilmente, potrebbe fare la differenza, soprattutto in quei casi dove la giustizia non ha saputo regalare i risultati sperati.

Così facendo forse, la criminalità organizzata potrà essere in parte sconfitta e sempre più collaboratori di giustizia saranno pronti a dire la propria per paura di pagare un prezzo troppo alto per i loro crimini.

Eravate a conoscenza del nuovo provvedimento di Legge che potrebbe apportare grandi cambiamenti in merito alla gestione del carcere per quanto riguarda la criminalità organizzata? A voi i commenti!