Putin è tornato a parlare di un’altra emergenza. Secondo quanto dichiarato dal Premier russo, un nuovo problema sta per bussare alle nostre porte, ovvero quello relativo alla fame nel mondo!
La minaccia di Vladimir Putin: arriverà la fame nel mondo
Le parole di Vladimir Putin hanno rappresentato l’ennesima doccia fredda per tutti gli abitanti della Terra. Secondo il leader del Cremlino infatti, una nuova crisi è alle porte e questa volta colpirà tutti, a prescindere dal ceto sociale di appartenenza.
Tutti soffriranno la fame, in quanto i beni di consumo sono diminuiti rispetto al passato e il loro prezzo è invece aumentato a dismisura. I Paesi in via di sviluppo si ritroveranno dunque a fronteggiare le stesse anomalie che, invece, caratterizzano da sempre i Paesi più poveri.
Lo sconvolgimento sarà percepibile in ogni parte del mondo, in quanto verranno meno tutte quelle barriere che permettono ai vari Paesi di attuare una sorta di approvvigionamento su cui contare durante i periodi di emergenza.
Il ruolo primario della Russia
Continuando nel suo discorso, Putin ha dichiarato che, a prescindere da quanto ci si aspetterebbe dalla sua figura, sta facendo di tutto per risolvere questo tipo di problema. La Russia si sta impegnando per risolvere queste anomalie e offrire un valido supporto a tutti i Paesi più poveri.
Il Premier del Cremlino ha poi parlato di un mondo multipolare che, molto probabilmente, dovrà appoggiarsi alle produzioni dell’Asia in quanto, attualmente, è l’unico continente a provvedere al fabbisogno di tutti.
Questo perché lo sviluppo in questi Paesi è in continua espansione e nuove reti commerciali vengono aperte ogni giorno, comportando grandissimi privilegi per le metropoli orientali.
Tutto ciò è riscontrabile anche nei piccoli negozietti orientali che ormai brulicano nelle città italiane, i quali riescono a offrire molti benefici ai loro acquirenti.
Spesso infatti, vendono prodotti di uso quotidiano a prezzi inferiori rispetto alla media, motivo per cui riescono a concludere più affari e ad incentivare così la loro produzione.
La stessa logica può essere applicata in ogni settore dell’economia asiatica che si basa sulla quantità di elementi prodotti, lasciando un po’ a desiderare per quanto riguarda la qualità.
Pechino e Tokio quindi, potrebbero fare la differenza in questo momento storico così altamente provato dalla crisi e dalla guerra, ma non sono gli unici. La stessa direzione è stata presa dall’India che, da Paese in via di espansione sta raggiungendo le stesse quote dei Paesi più sviluppati al mondo.
Dobbiamo quindi prepararci all’emergenza che potrebbe sopraggiungere nei prossimi mesi, sconvolgendo così la tipologia di vita a cui tutti siamo abituati.
Qual è la vostra opinione in merito alle parole pronunciate da Vladimir Putin. Secondo voi il Premier del Cremlino ha ragione oppure si tratta di falso allarmismo? A voi i commenti!