E’ arrivata la sentenza che riguarda il terremoto de L’Aquila. Dopo un disastro del genere, le persone che hanno perso i familiari, le case ed il lavoro, dopo anni hanno ricevuto dalla legge una vera e propria beffa!
Sentenza shock: la colpa è delle vittime
Il terremoto che si è verificato nel 2009 all’Aquila è stato devastante, in quanto ha causato grandissimi danni al paesaggio e ha portato via con sé moltissime vite.
Come tutti sappiamo, si tratta di un evento che non è sempre possibile prevedere e che quando si manifesta, spesso, non lascia via di fuga. A quanto pare però, il Tribunale Civile dell’Aquila non la pensa in questo modo, in quanto nell’ultima sentenza ha dato colpa di quanto accaduto proprio alle vittime.
Queste sono state giudicate responsabili del loro destino, in quanto non sono uscite dalle loro abitazioni dopo aver avvertito le prime scosse. Secondo i dati raccolti 24 persone sono state accusate di questa mancanza, il cui esito è stato definito come concorso di colpa delle vittime.
Il Tribunale ha dichiarato che si sarebbero manifestate alcune scosse preparatorie tra il 5 e il 6 aprile 2009, le stesse che avrebbero dovuto far capire alle persone che era giunto il momento di abbandonare la propria casa nell’immediato.
La gente è incredula: mai vista una sentenza simile
Anche se durante la tragedia scatenata dal terremoto dell’Aquila sono morte più di 300 persone, attualmente solo 24 di queste sono state accusate di concorso di colpa. Pare che queste avranno una responsabilità del circa 30% a causa dell’imprudenza e dei comportamenti sbagliati che hanno assunto nei momenti antecedenti alla scossa più potente.
Ovviamente questo tipo di sentenza ha lasciato tutti sconvolti, in quanto non è pensabile immaginare come un Tribunale possa arrivare a promulgare una sentenza simile. Risulta poco chiaro come il Giudice incaricato abbia autorizzato il risarcimento alle vittime in un primo momento e solo ora, invece, si sia ricordato di questo piccolo particolare.
Secondo i parenti delle vittime coinvolte, la situazione sarebbe completamente diversa, in quanto queste sarebbero state convinte nel rimanere a casa proprio perché le scosse non erano di grave entità.
Come è presumibile supporre, la sentenza verrà impugnata dalla Corte d’Appello, in quanto ritenuta assurda dalla comunità e dalle personalità coinvolte.
Al momento sono state emanate moltissime sentenze di risarcimento civile per quanto accaduto all’Aquila, ma in nessuno di questi casi si è mai parlato di concorso di colpa.
La sentenza emanata poche ore fa invece, non riesce a reggersi su motivazioni logiche, in quanto il giudice che l’ha firmata risulta contraddirsi su più punti.
Secondo diverse personalità giuridiche infatti, non esiste alcuna correlazione fra quanto commesso dalle vittime e le cause del crollo delle varie abitazioni. Nei prossimi giorni sarà comunque possibile approfondire la questione, sperando che si possa trovare una soluzione a questa gravissima accusa.
Oltre che ad essere infondata infatti, comporta un grave danno alla memoria di quelle persone che hanno perso la vita sotto le macerie o dei loro parenti che, ancora oggi, vorrebbero per le stesse giustizia.
Qual è il vostro parere in merito alla programmazione di questa sentenza così insolita? A voi commenti!