• Ven. Nov 22nd, 2024

I Collegi Uninominali E Plurinominali: Come Funzionano!

Come funziona l’intero sistema elettorale? Scopriamo, quindi, qual è la differenza fra un collegio uninominale ed una commissione plurinominale, soffermandoci sulle loro caratteristiche principali.

 

25 settembre 2022: manca sempre meno alle prossime elezioni politiche

In un periodo in cui la crisi economica regna sovrana e molti italiani sembrano aver perso la propria determinazione, un ruolo fondamentale è quello ricoperto dal Governo.

È proprio lo Stato, infatti, che deve guidare i suoi cittadini, permettendo loro di esercitare diritti e doveri e ricevere ogni tipo di tutela possibile. Purtroppo il Governo è caduto prima del previsto ed è per questo che il 25 settembre saremo tutti chiamati a nominare i prossimi membri che andranno a comporre il Parlamento.

Questo sarà composto da 600 politici, 400 dei quali occuperanno il loro posto alla Camera e 200 saranno invece nominati per il Senato. Non tutti sono a conoscenza del fatto che però, in base al tipo di voto che si andrà ad esprimere, ci si potrebbe imbattere in collegi elettorali diversi.

Secondo il principio della legge Rosato, noto anche come Rosatellum, ogni territorio viene diviso in collegi elettorali che possono variare di dimensione fra di loro. Più collegi formano una circoscrizione elettorale, ma esiste un’importante differenza che bisogna conoscere in ogni caso.

Collegio uninominale e collegio plurinominale: ecco cosa cambia

Quando ci si reca alle urne, difficilmente ci si sofferma sul mondo circostante, in quanto si pensa ad esprimere il proprio voto e basta. Se ci si guarda attorno però, è facile imbattersi in un contesto molto più grande rispetto a quanto siamo soliti pensare.

Una delle cose a cui non si fa mai caso è il tipo di collegio presente nel proprio seggio elettorale. Quando si parla di collegio uninominale, per esempio, si fa riferimento ad un sistema che permette l’elezione di quei candidati che hanno raggiunto la maggioranza in un determinato contesto.

Il collegio plurinominale invece, si basa sulle proporzioni. In questo caso le preferenze vengono divise per il numero dei seggi che dovranno essere assegnati. Fatto questo verranno valutate le proporzioni che, a differenza del primo caso, non vedranno un’unica elezione, ma diversi rappresentanti nello stesso collegio.

Che cosa prevede la legge Rosato?

In entrambi i casi quindi, è possibile osservare come la nomina di un candidato possa avvenire in maniera completamente diversa. Per non fare torti si è optato per il cosiddetto sistema misto, che verrà applicato per quanto riguarda l’elezione dei membri della Camera ma anche per quella dei membri del Senato. Un terzo dei seggi, infatti, verrà valutato con sistema maggioritario mentre la restante parte con quello proporzionale.

Chi otterrà più voti avrà la possibilità di salire al Governo. In conclusione possiamo affermare che su 600 posti in Parlamento, 245 andranno alla Camera e 122 al Senato sul sistema proporzionale, mentre 147 andranno alla Camera 74 al Senato secondo il punto di vista del maggioritario. Le commissioni estere invece, potranno votare fino a 12 parlamentari e bisognerà tenere a mente la presenza di 6 senatori a vita già attivi in questo momento.

E voi eravate a conoscenza dell’importante differenza fra il collegio uninominale e quello plurinominale? A voi i commenti!