La Guardia di Finanza ha da poche ore portato a termine un’altra indagine volta ad indagare l’emissione di fatture false e l’evasione fiscale. Ecco le famose catene alimentari, indagate per frode!
Blitz della Guardia di Finanza: indagate note imprese alimentari
Nelle ultime ore la Guardia di Finanza si è ritrovata ad indagare su alcune aziende alimentari molto note nel panorama della GDO. Parliamo di Auchan e Gs, importantissime catene alimentari che sono state indagate per frode fiscale e associazione a delinquere.
Alcuni impresari sono stati quindi condannati agli arresti domiciliari poiché avrebbero emesso delle fatture false e creato dei documenti fittizi, inscenando quindi una truffa di quasi 2 miliardi di euro ai danni dello Stato.
Altre persone, invece, sono state interdette dal loro posto di lavoro per almeno 12 mesi, in base a quanto disposto dal Gip di Milano Roberto Crepaldi. Enormi somme di denaro sono poi state sequestrate, mentre diverse misure cautelari sono state adottate nei confronti delle figure responsabili di queste catene, fra cui Giampietro Racagni di Auchan.
Le caratteristiche della maxi frode fiscale
L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza si è focalizzata proprio su Giampietro Racagni che, a quanto pare, sarebbe per molti il vero e proprio punto di riferimento in merito all’adozione di queste strategie. L’uomo ha un patrimonio molto consistente ma, oltre ai soldi, avrebbe ricevuto altri regali per non rivelare alcun dettaglio su quanto stesse accadendo all’interno dell’azienda.
Pare infatti che Racagni sia stato pagato per il suo silenzio con biglietti per lo stadio, bici elettriche, viaggi e ogni forma di beneficio possibile ed inimmaginabile.
Ovviamente non è l’unico manager ad essere implicato in questo rapporto, in quanto anche l’azienda Miti S.p.A. ha rivelato importanti mancanze in questo settore.
Ad ogni modo, le varie aziende sono implicate nello stesso processo in quanto sono riuscite a realizzare dei profitti che, in qualche modo, sono stati intercettati dall’Agenzia delle Entrate che ne ha subito rivelato grandi anomalie.
La decisione presa dal Gip di Milano
Sulla questione è intervenuto il Gip di Milano, che al momento ha deciso di sequestrare in via preventiva 260 milioni di euro. Sono inoltre in corso ulteriori indagini che si stanno verificando in alcune delle città italiane più importanti fra cui Napoli, Torino, Milano, Roma e Salerno.
Dopo questa scoperta, moltissimi altri supermercati sono caduti nel mirino delle indagini della Guardia di Finanza, tra cui anche il Carrefour. Il supermercato di origine francese si è dimostrato fin dall’inizio disponibile a collaborare con le autorità, poiché al momento non avrebbe nulla di che spartire con questa storia.
Eravate a conoscenza dei sotterfugi che alcune catene di supermercati mettono in atto per aumentare i propri profitti ai danni del prossimo e dello Stato? A voi i commenti!