La Corte Di Cassazione ha preso una decisione nelle ultime ore e che riguarda tutti coloro che posseggono un cane. Ecco cosa si rischia se si trasgrediscono determinate regole!
La novità della Corte di Cassazione: cosa succede se il cane abbaia di notte?
Il momento del riposo è sacrosanto per tutti, soprattutto di notte quando si cercano di recuperare tutte le energie perse durante la giornata. Proprio per questo motivo si cercano di limitare tutti quegli episodi che potrebbero disturbare il sonno: l’abbaio del cane è uno di questi.
La Corte di Cassazione ha quindi disposto che, in caso di abbaio notturno, i proprietari dei cani in questione dovranno risarcire i vicini che non riescono a dormire. Questo si applica sia nella vita di appartamento che in caso di abitazioni indipendenti.
La decisione deriva dal fatto che non dormire di notte potrebbe comportare gravi danni all’organismo e, soprattutto, incidere in maniera negativa sullo stato di veglia del soggetto che non riposa a dovere.
Il caso di Caltanissetta: scatta la denuncia
Tutto questo è legato ad un evento che si è svolto qualche giorno fa a Caltanissetta, dove alcuni vicini di casa hanno avuto a che dire proprio in merito a questa situazione. L’uomo ha lamentato il fatto di non riuscire a dormire per colpa dell’abbaio continuo dei due cani.
Questo ha tenuto a sottolineare che non si trattava di un evento isolato ma di una routine che, giorno dopo giorno, si stava verificando con sempre più frequenza. Ecco, quindi, la decisione di sporgere denuncia nei confronti del proprietario dei cani.
La Legge ha quindi deciso di intervenire a favore di quest’uomo e di tutte le persone che non riescono a dormire a causa di rumori molesti come i repentini guaiti dei cani. Questo perché non dormire significa essere meno efficienti sul lavoro riportando delle conseguenze sul piano professionale e personale.
Una donna ha inoltre dichiarato di non riuscire più a svolgere il suo lavoro nella maniera indicata, ed è per questo che ha dovuto cambiare il suo stile di vita in quanto è stata licenziata. Anche in questo caso, le ragioni sarebbero legate ad un abbaio continuo da parte del cane durante la notte, ma i proprietari dello stesso hanno dichiarato che non esiste prova per testimoniare questo.
Cosa pensa la Legge in merito a questo argomento?
La Legge ha più volte espresso pareri diversi sulla questione, in un primo momento tutelando la figura dei cani e poi quella delle persone che non riescono a riposare di notte.
La Corte di Cassazione ha quindi dichiarato che si tratta di un vero e proprio fastidio che diventa pericoloso quando supera i limiti della tollerabilità. Questo però, non deve riguardare unicamente gli animali, ma anche tutte quelle persone che compiono azioni che possono incidere negativamente sul riposo altrui.
Tutto questo è punibile con l’arresto fino a tre mesi o con una multa che può variare fino a 516 €. A questi andranno però aggiunti i costi delle spese processuali laddove si dovesse andare per vie legali.
Secondo voi è giusto punire i proprietari dei cani oppure bisogna attuare qualche cambiamento in quanto il cane non ha un altro modo di esprimersi se non abbaiando? A voi i commenti!