Molti dei partiti politici che hanno deciso di candidarsi per le prossime elezioni promettono cambiamenti e novità in caso di voto. Sono davvero numerose le fazioni politiche che vogliono cambiare la Legge Fornero.
I partiti politici scendono in campo: stop alla Legge Fornero
La Legge Fornero non va giù a moltissimi partiti ed è proprio per questo che più fazioni si stanno impegnando per apportare le giuste modifiche al sistema. A quanto pare però, questo iter burocratico richiederebbe troppo tempo e sicuramente mancano troppi pochi mesi al 2023 per mettere in atto un intervento efficace.
Non si tratta solo di una questione di tempo ma di fondi, poiché i costi per apportare queste modifiche sarebbero davvero troppo alti e nessuno sarebbe in grado di fronteggiarli.
Lo stesso Matteo Salvini si è detto più volte pronto ad abolire questa legge, ma non dispone dei giusti mezzi per farlo e quindi nessuno, al momento, eliminerà questa riforma. Il leader della Lega sta quindi puntando a un nuovo traguardo, ovvero la Quota 41, anche se è solamente una fra le tante proposte presentate.
Quali sono le riforme proposte dai partiti politici?
Ogni partito politico ha la sua ideologia ed è proprio per questo che vari programmi sono stati stilati in merito. Come abbiamo anticipato, la Lega opta per la Quota 41, che consente a tutti coloro che hanno 41 anni di contributi di andare in pensione. Ulteriori concessioni sono rivolte alle donne, che possono andare in pensione un anno prima rispetto agli uomini.
Berlusconi invece, mira ad aumentare l’importo delle varie pensioni, concedendo almeno 1.000 € per 13 mensilità. Secondo Giorgia Meloni invece bisogna eliminare tutte le pensioni d’oro, abbassando le tasse che vengono applicate all’entrate che gli anziani utilizzano per il proprio sostentamento.
Il Movimento Cinque Stelle pensa di proporre l’uscita dal lavoro a 64 anni di età, mentre per il Partito Democratico è importante rinnovare l’Ape sociale e l’opzione donna.
In questo modo sarà molto più facile far entrare i giovani nel mondo del lavoro, in quanto i vecchi lavoratori andranno in pensione prima e i giovani avranno così modo di avviare la loro carriera. Allo stesso tempo non bisognerà lavorare fino a 70 anni, soprattutto nei casi in cui si effettua un lavoro gravoso e troppo faticoso per la salute dell’uomo.
Che cosa prevede la Legge Fornero?
La Legge Fornero è stata da poco modificata e, a quanto pare, offrirà nuovi spunti per quella che sarà la pensione. A partire da gennaio 2023 infatti, si potrà accedere al trattamento a partire dai 67 anni di età e dopo aver versato almeno 20 anni di contributi.
Per quanto riguarda la pensione anticipata invece, è necessario aver versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.
Al momento è ancora tutto in ballo anche se, visti i tempi, sarà molto difficile intervenire per ottenere un’inversione di rotta.
Secondo voi quale partito ha proposto la miglior soluzione in merito alla concessione del trattamento pensionistico? A voi i commenti!