Palazzo Madama sostiene il senatore Matteo Renzi sul conflitto di attribuzione. Viene sollevato contro i magistrati fiorentini per quanto riguarda il caso Open. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
“Pezzi delle istituzioni, i pm, pensano di fare un processo sulle modalità con cui si fa politica. A viso aperto, se c’è da denunciare un pm che non rispetta la legge, io lo faccio, perché è una battaglia che vale”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Il leader di IV si difende al Senato dall’accusa di finanziamento illecito in merito al caso Open. Chiede, inoltre, che la Corte Costituzionale valuti se sono stati violati i suoi diritti di parlamentare da parte della Procura di Firenze. Renzi ritiene che la Procura abbia violato le sue prerogative di senatore, acquisendo alcuni messaggi di posta e conversazioni private. I pm fiorentini, dice Renzi, avrebbero dovuto chiedere l’ok del Senato per acquisire quelle fonti di prova. Ma cos’è il caso Open?
Oltre due anni di indagini, decine di perquisizioni, altrettanti sequestri. La Fondazione Open ha finanziato parte dell’attività dell’ex segretario del PD. Avrebbe raccolto soldi da privati senza rispettare quei requisiti di trasparenza e tracciabilità richiesti alle fondazioni che agiscono appunto come organi di partito. Esse, infatti, sono sottoposte a obblighi stringenti quanto a raccolta e gestione delle donazioni. Quei soldi, secondo la procura, sarebbero stati utilizzati per organizzare eventi, partnership e altre iniziative con cui Renzi avrebbe consolidato la sua leadership nel PD.
I magistrati hanno già chiesto il rinvio a giudizio di Renzi. “Io non scappo dal processo. Non fuggo dalle aule dei tribunali, ci vado a testa alta. Ma se qualcuno vuole invadere il terreno della politica, io mi alzo in piedi e dico no. Fare politica non è reato. Lo faccio a viso aperto perché è una battaglia che vale i ragazzi più giovani”, ha detto ancora Renzi. Sul caso Open si divide il centrosinistra: il PD vota a favore di Matteo Renzi, il Movimento 5 Stelle contro. “Io credo che sull’inchiesta Open ci sia una palese violazione dei giudici all’articolo 68 della Costituzione”, ha dichiarato il senatore PD Andrea Marcucci. Al contrario il M5S, per bocca di Giuseppe Conte, sottolinea che tale scelta “non è contro Renzi o per Renzi: è a favore dei principi del Movimento”.
Anche Fratelli d’Italia e Lega danno le loro opinioni. “La procura di Firenze è andata avanti pur consapevole di violare la Costituzione. La dignità del Senato e delle istituzioni ci impone il dovere di intervenire e per questo noi voteremo a favore”. Così Alberto Balboni di FDI nella dichiarazioni di voto al Senato. “Non conosco le carte del suo processo, non giudico i processi degli altri. Giudico indegno aver letto sui giornali gli estratti conti di un cittadino italiano e una lettera di un padre ad un figlio. Qualcuno dovrebbe pagare”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, riferendosi al voto al Senato sul caso Open. “Mi separa tutto da Renzi ma non lo combatterò mai a colpi di magistratura”, aggiunge.