In Italia il caldo sta diventando tanto opprimente che l’Inps ha pensato bene di tutelare le persone che lavorano in luoghi nei quali le temperature sono alte. Ecco che costoro possono andare in cassa integrazione!
Luogo di lavoro troppo caldo: è possibile chiedere la cassa integrazione
Lavorare sotto il sole, in un ufficio bollente o all’interno di un furgone non fa la differenza quando le temperature sono troppo alte. Proprio per questo motivo, le imprese avranno la possibilità di richiedere all’Inps un diritto noto come CIGO, ovvero la cassa integrazione guadagni ordinaria.
Questa verrà riconosciuta quando le temperature saranno superiori ai 35 °C. Ovviamente questo vale anche per le temperature percepite, in quanto tutto rientra nelle norme concesse dall’integrazione salariale. Tutto questo ha il fine di incentivare il lavoro delle persone, evitando lo stress termico e tutti quegli elementi che potrebbero favorire l’infortunio sul lavoro.
Questa sorta di risorsa viene additata con la causale Eventi Meteo e può essere utilizzata anche quando le persone percepiranno più alte le temperature rispetto a quanto lo siano in realtà. Ovviamente anche la tipologia di lavoro svolto avrà un impatto sulla decisione finale.
Quali sono i lavori per cui è possibile richiedere la cassa integrazione?
Ogni lavoro può diventare invalidante laddove le temperature siano troppo alte, anche se determinati mestieri risultano essere sicuramente più faticosi.
Basti pensare a tutte quelle persone che devono lavorare sotto il sole per rifare la strada, per costruire tetti o abitazioni e che devono indossare tute e dispositivi individuali per poter svolgere la propria mansione. È doveroso ricordare che, molto spesso, tutte queste categorie di lavoratori si trovano a maneggiare sostanze che potrebbero essere danneggiate dall’estremo calore.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha quindi stabilito che tutti potranno beneficiare di questo diritto nel caso in cui lo ritengano opportuno, ovviamente tramite la presenza dei requisiti necessari.
È importante sapere che quando si presenterà la richiesta, non sarà necessario allegare i bollettini che vadano a testimoniare la temperatura sul posto di lavoro incriminato. Basterà infatti indicare i giorni in cui verrà sospesa l’attività lavorativa o durante i quali le ore dedicate al lavoro saranno inferiori alla media. A tutto il resto penserà poi l’Inps attraverso dei controlli e dei procedimenti ben specifici.
In ogni caso l’Inps riconoscerà questa sorta di agevolazione in tutti quei casi in cui la salute dei lavoratori venga esposta a dei rischi reali. Si tratta sicuramente di un grande passo in avanti, soprattutto per quei lavoratori che, quotidianamente, rischiano la vita per l’utilizzo di sostanze potenzialmente pericolose a causa delle temperature troppo elevate.
Com’è la temperatura sul vostro posto di lavoro? Appartenete a quei settori dove la cassa integrazione per le alte temperature verrà concessa a prescindere oppure avete la fortuna di svolgere il vostro operato di fronte ad un condizionatore? A voi i commenti!