Dopo slittamenti e false partenze, quella che si è aperta dovrebbe essere la settimana del vaccino proteico anti Covid Novavax. Vediamo chi lo potrà fare e come funziona il vaccino anticovid Novavax.
“Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax” ha confermato nelle ultime ore il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. E una conferma arriva dal Lazio. Il giorno 24 Febbraio, infatti, nella regione sarà possibile prenotare Novavax sia per la prima che per la seconda dose, prevista quest’ultima a distanza di tre settimane. Ma cos’ha di diverso questo vaccino dagli altri? Perchè è stato inventato?
A differenza di Pfizer, Moderna, Astrazeneca e tutti gli altri, Novavax non utilizza la tecnologia a mRna e vettore virale, bensì è un vaccino proteico. È il vaccino che piace ai no-vax, in quanto sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti. il vaccino genera l’antigene derivato dalla proteina spike ed è formulato con l’adiuvante Matrix-M, brevettato da Novavax per migliorare la risposta immunitaria e stimolare alti livelli di anticorpi. Il suo uso è stato approvato nella seduta della Commissione Tecnico-Consultiva lo scorso 22 Dicembre. Ha il vantaggio di poter essere conservato in normali frigoriferi. In particolare, il vaccino può essere somministrato a i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni. La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. I dati disponibili, ha messo in evidenza l’Aifa, hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia.
Questa new entry sarà disponibile da venerdì anche nella regione Piemonte, come afferma il Presidente regionale, Alberto Cirio. Circa 60 mila le dosi che saranno consegnate, anche se non sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione eterologa. In sintesi, chi comincia con Novavax continua con quello.
Iniettato in forma liquida, contiene antigene proteico purificato e non può replicarsi né provocare Covid-19. Dopo l’inoculazione, il sistema immunitario identifica la proteina e inizia a produrre difese naturali. Se una persona immunizzata venisse esposta a SARS-CoV-2, l’organismo dovrebbe riconoscere la proteina spike del virus e contrastare l’infezione. Gli anticorpi e le cellule immunitarie lavorano insieme per impedire l’ingresso dell’agente patogeno nell’organismo. Il via libera dell’Ema è giunto a seguito di un’attenta analisi dei criteri di sicurezza, efficacia, tollerabilità e qualità delle dosi immunizzanti. I dati sono stati ottenuti da valutazioni precliniche e cliniche e da sperimentazioni sull’uomo.
Novavax ha stabilito partnership per la produzione, commercializzazione e distribuzione in tutto il mondo. Il direttore senior del programma di sviluppo del vaccino è Nita Patel, scienziata di origine indiana, alla guida di un gruppo di ricerca tutto al femminile; con lei, anche il Presidente e amministratore delegato di Novavax, Stanley C. Erck. Egli stesso afferma che il vaccino è stato creato appositamente per la popolazione indecisa. “Crediamo che la possibilità di affidarsi a diverse piattaforme vaccinali sia importante per stimolare la popolazione a ricevere le dosi immunizzanti, il che porterebbe a un aumento della protezione contro il virus”.