Per molti lavoratori luglio è il mese in cui sarà possibile osservare sulla propria busta paga la presenza dei 200 € previsti dal bonus una tantum. Questo aiuto concesso dal Governo, dovrà essere restituito. Ecco da parte di chi!
Bonus da 200 € una tantum: ecco chi deve restituire la sovvenzione economica
Questo mese dovrebbe essere accreditato sulla busta paga degli italiani il bonus da 200 € elargito dal Governo in seguito all’inflazione e all’aumento dei prezzi.
Questa sovvenzione andrà ad aiutare i disoccupati, i lavoratori e anche i pensionati che potranno osservarne i frutti proprio a luglio. Per altri invece, il bonus una tantum arriverà ad ottobre, in quanto le categorie stagionali dovranno sottostare ad altre richieste per poterne beneficiare.
Ad ogni modo, si tratta di un piccolo incentivo che potrebbe risollevare le sorti dell’italiano medio solo per questo mese, poiché non apporterà alcun miglioramento dal punto di vista economico.
Una circolare rilasciata dall’Inps ha ribadito di come il bonus abbia carattere temporaneo e provvisorio. Questo verrà infatti concesso a tutti, ma in un secondo momento verranno effettuate delle verifiche atte a stabilire la sussistenza dei requisiti per ottenerlo.Qualora questi dovessero essere assenti, il cittadino che ha ricevuto il bonus dovrà restituirlo.
Quali sono le condizioni per le quali non verrà concesso il bonus una tantum?
Le varie indagini avranno come fine quello di verificare l’esistenza dei requisiti utili per ottenere questo bonus.
In alcuni casi infatti, la somma di denaro concessa potrà essere definita come illegittima e il soggetto beneficiario della sovvenzione dovrà restituirla senza batter ciglio.
Tra le situazioni in cui potrebbe verificarsi un epilogo simile, rientra la possibilità di ricevere lo stesso bonus da due datori di lavoro diversi. Allo stesso modo, questo trattamento di favore non verrà concesso a chi ha un reddito superiore ai 35.000 € annui o nel caso in cui si riceva già un aiuto da parte dello Stato.
Chi riceve il reddito di cittadinanza infatti, non ha diritto a nessun bonus una tantum, in quanto riceve già un sostanzioso aiuto da parte dello Stato.
Quello che doveva essere un semplice aiuto si sta trasformando in un vero e proprio incubo, poiché sono sempre di più le condizioni che devono verificarsi per poter beneficiare di questa risorsa.
Che cosa bisogna sapere sul bonus una tantum?
Come abbiamo detto in precedenza, il bonus una tantum è un aiuto concreto che lo Stato ha deciso di concedere a tutti i suoi cittadini e a chi, ovviamente, ne farà richiesta.
Si tratta di un piccolo assegno di 200 € che verrà concesso a tutti i lavoratori in busta paga e che, come tale, non sarà soggetto ad alcuna forma di tassazione.
A differenza dell’assegno unico, questo non verrà elargito ogni mese, ma si tratta di una somma di facciata che viene erogata una volta sola per soggetto richiedente.
Secondo voi questo tipo di assegno aiuterà concretamente gli italiani oppure non riuscirà a portare a termine lo scopo per il quale è nato? A voi commenti!