Siete degli italiani che hanno perso il lavoro? Non vi preoccupate, l’Inps vi darà un reddito mensile. Ecco che cosa dovete fare per ottenerlo, prima che cambi nuovamente la legge!
Aiuto economico mensile per chi è senza lavoro
Le persone che non lavorano sono solite percepire quello che viene definito reddito di cittadinanza, un sussidio elargito dallo Stato e promosso dal Movimento Cinque Stelle.
Questa sovvenzione serve a supportare le famiglie in difficoltà e arriva ad avere una durata massima di circa 18 mesi. Una volta raggiunto il tempo massimo si apre un nuovo scenario: se l’individuo non trova lavoro il reddito viene sospeso per un mese e poi si potrà procedere ad una nuova richiesta dello stesso. Rimane ferma la condizione secondo la quale il soggetto che percepisce tale importo deve essere pronto a ricoprire le mansioni proposte dallo Stato.
Nel caso ci si ritrovasse a rifiutare più di due offerte lavorative, il beneficio del reddito di cittadinanza verrebbe immediatamente revocato. Nella maggior parte dei casi, questo tipo di sovvenzione viene concessa nella misura di circa 450 €, mentre si arriva a toccare il tetto di 741 € nel caso in cui la famiglia sia composta da almeno cinque membri.
Chi perde il lavoro ha diritto alla Naspi
La Naspi viene configurata come indennità di disoccupazione e spetta a tutti coloro che perdono il proprio posto di lavoro.
Fino a qualche tempo fa questo tipo di agevolazione era prevista solamente per alcune categorie di lavoratori, mentre da ora in poi è rivolta anche ai lavoratori del settore agricolo.
Ovviamente la nuova legge prevede che tutte le persone che presenteranno la richiesta della Naspi riceveranno la cosiddetta somma solo se in possesso dei requisiti richiesti. Essa verrà concessa solo nel caso in cui il lavoratore perdesse il lavoro in maniera involontaria o in alcuni rari casi previsti dalla legge.
Ogni mese l’Inps verserà l’importo predefinito sul conto dell’intestatario, cifra che andrà diminuire a partire dal sesto mese di pagamento.
Piccoli aiuti per chi ha la partita Iva
Durante un periodo di crisi economica, i lavoratori che risentono di più di questa condizione sono gli autonomi e quelli che hanno una partita Iva. Proprio per questo motivo, l’Inps ha deciso di attivare un bonus denominato ISCRO, per l’appunto concesso a chi si ritrova in queste condizioni.
Ovviamente, anche in questo caso, bisogna valutare la singola situazione, poiché è necessario essere in possesso di alcuni requisiti ben individuati dalla legge. Per usufruire di questo bonus bisogna avere aperto una partita Iva da almeno quattro anni; non ricevere sussidi o pensioni dirette; aver versato i contributi alla previdenza sociale; essere iscritti all’Inps e aver registrato un reddito inferiore agli 8.000 € nell’anno precedente.
Non da ultimo, bisogna riportare una perdita di almeno il 50% sul fatturato nei tre anni precedenti alla richiesta. In questo caso verrà elargito un incentivo che si può richiedere solo una volta ogni tre anni, il quale potrà partire da un minimo di 254 € ad un massimo di 815 € al mese.
Eravate a conoscenza dei nuovi aiuti che l’Inps ha deciso di fornire ai suoi cittadini? A voi commenti!