Le ultime ore sono state davvero burrascose per l’ex leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. All’interno del partito è in atto una vera e propria bufera, in quanto i componenti del movimento hanno dichiarato la volontà di voler prendere seri provvedimenti nei confronti del politico. L’uomo avrebbe espresso delle parole che avrebbero in qualche modo minato la sicurezza dell’Italia. Ecco che cosa è successo.
Luigi Di Maio al centro della critica: la protesta del Movimento Cinque Stelle
Nelle ultime ore, il Movimento Cinque Stelle ha attuato una vera e propria rivolta nei confronti di Luigi Di Maio. Anche se il parere di Giuseppe Conte non è ancora stato espresso, Riccardo Ricciardi ha preso la palla al balzo per parlare di come le parole pronunciate da Di Maio siano state poco professionali.
Secondo quanto esternato dal Ministro degli Esteri, sarebbe meglio firmare un emendamento con il quale si pone fine all’invio di armi a Kiev. Questa scelta è stata dichiarata come un attacco strumentale da tutti i membri del partito. Le sue parole hanno lasciato esterrefatti tutti i componenti della fazione politica in quanto, a detta loro, non sta esprimendo un pensiero collettivo ma solamente la sua opinione.
Per molti la proposta di Di Maio è a dir poco inaccettabile ed è per questo che si starebbe valutando l’ipotesi di cacciare l’uomo dal partito.
La giustificazione di Luigi Di Maio in seguito alla sua presa di posizione
Ovviamente Luigi Di Maio ha voluto dare la propria versione dei fatti, al fine di spiegare i motivi che l’hanno portato a valutare questa soluzione.
Il Ministro degli Esteri ha spiegato come la guerra continui a generare disastri e vittime e di come tutto questo stia causando un grave danno per quanto riguarda la gestione dell’energia in tutto il mondo. Fornire le armi sarebbe un incentivo a continuare la guerra, motivo per cui bisogna prendere una drastica posizione per fermare il conflitto.
L’intento dell’ex leader del Movimento Cinque Stelle quindi, sarebbe quello di proporre un intervento che, in qualche modo, andrebbe a fermare la guerra. Questo però, potrebbe avere delle gravi ripercussioni sull’Italia, motivo per cui molti parlamentari sono insorti alle sue parole.
Di Maio è stato ampiamente criticato, ma ha anche trovato persone che hanno deciso di appoggiare la sua decisione, poiché hanno capito le sue parole.
Tra queste rientra il Presidente della Commissione Europea della Camera, Sergio Battelli. Secondo il noto politico, il Movimento Cinque Stelle è composto da persone che non accettano la possibilità di opinioni altrui, ma che vanno dritte per la loro strada senza dare retta a niente e a nessuno.
Il loro non sarebbe un regime democratico, ma una sorta di “o con noi o contro di noi” che non prevede compromessi o negoziati. Per l’uomo quindi, la democrazia non sarebbe sicuramente praticata all’interno della fazione politica ed è per questo che più persone dovrebbero distanziarsene.
Nelle prossime ore avremo più informazioni sul provvedimento che i membri del Movimento Cinque Stelle prenderanno nei confronti di Luigi Di Maio.
Siete favorevoli al suo allontanamento oppure pensate che la sua proposta sia una soluzione atta a fermare la guerra e a ripristinare la pace fra i popoli? A voi i commenti!