La questione del superbonus 110% si sta facendo ogni giorno che passa sempre più complicata. Addirittura c’è chi sostiene che chi l’ha percepito, lo debba restituire! Ecco che cosa sta accadendo in queste ore!
Superbonus 110%: nuovi problemi all’orizzonte
La concessione del superbonus al 110% sta riportando gravi problematiche che, in altri momenti, non erano state nemmeno preventivate.
Nelle scorse ore, l’ufficio che si occupa del bilancio relativo alle spese dello Stato ha dichiarato che le richieste hanno superato di molto le risorse concesse. È quindi doveroso trovare altri mezzi, in modo da poter garantire il bonus anche nel 2023.
Ovviamente non è solo questo aspetto a preoccupare il Governo, in quanto anche le banche starebbero vivendo dei momenti piuttosto critici. Molte di queste avrebbero infatti terminato tutto lo spazio destinato all’acquisto dei bonus edilizi. Non tutti sanno che esiste un limite che la banca può stanziare in termini di imposte e contributi.
Anche le aziende che si occupano dei lavori possono pagare cara questa mancanza, in quanto rischiano di rimanere a corto di liquidità e quindi di personale. Questo, in assenza di lavoro, verrebbe ovviamente licenziato.
Come si può intervenire per apportare drastici cambiamenti nel sistema?
Per risolvere questi problemi, il Governo ha deciso di prendere in esame le varie problematiche che si stanno riversando in merito alla concessione del superbonus al 110%.
Il Movimento Cinque Stelle ha dichiarato che tutti questi problemi non devono comunque incidere sul mantenimento di queste risorse. Secondo Sabrina Ricciardi infatti, è bene concedere questo tipo di sovvenzione a chiunque ne faccia richiesta, senza alcun tipo di limite.
Lo stesso partito ha dichiarato come dovrebbe essere possibile utilizzare la quota di credito, di cui non si ha avuto modo di disporre, entro il termine dell’anno solare.
Un’altra alternativa è consentita dall’utilizzo dei cosiddetti crediti di imposta. Questo metodo consentirebbe alle banche di sfruttare questo mezzo di pagamento al fine di acquistare nuovi titoli di Stato, i quali dovranno durare almeno 10 anni.
Tutto ciò non solo andrebbe a risolvere i problemi che le banche stanno vivendo in questo settore, ma potrebbero rappresentare un’ottima soluzione anche verso quelle imprese che rischiano di chiudere la loro attività.
Così facendo infatti, le varie ditte sarebbero in grado di esercitare la propria mansione assicurando il lavoro ai dipendenti e gli introiti all’azienda. Allo stesso tempo, le banche potrebbero usufruire di introiti destinati allo scopo, i quali andrebbero ad incentivare l’acquisto e la vendita dei diversi titoli di Stato.
Al momento non è chiara la direttiva proposta dal Governo, nè i metodi che verranno presi in considerazione per tentare di risollevare la situazione. È comunque fondamentale agire prima che la situazione sfugga di mano e gli italiani non possano più beneficiare di questa importante risorsa.
Siete favorevoli al mantenimento del superbonus al 110% o pensate che tutte queste problematiche non riusciranno a trovare una soluzione degna di nota? A voi i commenti!