Il caso di Liliana Resinovich è ad un punto di svolta. Lo dice l’avvocato della donna. Il legale che assiste anche il fratello della defunta, ha rivelato dettagli inediti di questa storia degna di essere come in un film giallo.
Che cosa è successo a Liliana Resinovich?
È ormai passato diverso tempo dal 5 gennaio, data in cui è stato rinvenuto il cadavere della sessantatreenne Liliana Resinovich. La donna era scomparsa da qualche giorno, ma le persone vicino a lei non riescono a supporre l’ipotesi del suicidio.
“Nonostante i problemi che ogni persona può avere nella sua vita,Liliana non avrebbe mai commesso un gesto simile”. È questo il senso delle parole che il fratello della vittima ha esternato durante uno dei tanti processi sul caso. Sergio, per l’appunto il fratello di Liliana, si reputa parte offesa nella vicenda e dichiara come, ancora oggi, sua sorella non abbia ricevuto giustizia in merito alla sua scomparsa.
Al momento alcuni consulenti informatici stanno analizzando con cura pc e cellulare della vittima. La commissione medica invece, sta rivedendo passo per passo tutti gli step dell’autopsia, al fine da evidenziare qualche particolare trascurato.
Il caso di Liliana Resinovich è vicino ad una svolta?
A distanza di mesi non è ancora stato rintracciato un colpevole per l’omicidio di Liliana Resinovich: questo fa cadere i familiari in una sorta di limbo senza fine.
Molti accertamenti sono stati fatti, mentre molte altre operazioni sono in corso al fine di esaminare ogni singolo elemento che potrebbe portare ad una svolta.
La famiglia della vittima non ha altro obiettivo se non quello di ottenere giustizia, ed è per questo che ha deciso di affidarsi completamente alla Procura. L’idea di Sergio rimane comunque molto ferma, poiché mai la sorella avrebbe tentato il suicidio secondo la sua opinione.
Molti punti meritano di essere chiariti ed è per questo che si stanno aspettando gli esiti degli ultimi controlli a carico dei dispositivi elettronici di proprietà della vittima. In linea generale, non sono presenti elementi che arrivino a presupporre la presenza di depressione nella povera Liliana.
La donna non ha mai esternato malessere o sconforto e nemmeno sui suoi dispositivi è stata trovata una traccia di ciò che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto fare. Ovviamente non è ancora il momento di escludere qualche traccia, in quanto le indagini si sono aperte e tutto può cambiare da un momento all’altro.
Sebastiano Visentin e Claudio Sterpin: due fondamenti nella vita di Liliana
In una prima fase delle indagini, i due sospettati più quotati per l’omicidio della donna erano Sebastiano Visentin e Claudio Sterpin.
I due, rispettivamente il marito e l’amante della donna, sono intervenuti in più trasmissioni proprio per dimostrare la loro innocenza e far capire quanto in realtà tenessero alla donna.
Al momento non ci sono prove che riescano ad inchiodare definitivamente i due uomini, ed è per questo che la morte della donna, probabilmente avvenuta per soffocamento, non ha ancora trovato un colpevole.
Liliana ha tentato il suicidio oppure è stata uccisa da un assassino senza scrupoli, praticamente impossibile da rintracciare? La giustizia riuscirà a fare il suo corso e a donare pace alla memoria di Liliana e di tutti i suoi familiari? A voi i commenti!