Il conflitto bellico tra Ucraina-Russia, ha innescato una serie di meccanismi spiacevoli e pregni di conseguenze. Tra queste, anche l’agenzia delle entrate che provvederà ad analizzare la situazione economica di molti russi!
Il Fisco interviene: nel mirino gli oligarchi russi
Dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, moltissime sanzioni sono state applicate al paese di Putin. Queste hanno comportato diverse mancanze ai danni della Russia ma, a quanto pare, i provvedimenti non sono finiti.
Sembra infatti che molti Paesi europei abbiano in mente un nuovo progetto che andrà a confiscare molti dei possedimenti di tutti gli oligarchi russi. In questo modo l’Europa avrebbe la possibilità di assicurarsi il pagamento delle sanzioni inflitte in quanto, altrimenti, tutti gli oggetti confiscati verranno rivenduti per ottenere i rimborsi necessari.
Proprio per questo motivo è stata tirata in ballo l’Agenzia delle Entrate, che andrà ad esaminare la situazione al fine di evidenziare illeciti e reati fiscali eseguiti delle personalità di spicco russe.
Qualora queste non avessero provveduto ai giusti pagamenti verrà effettuato un provvedimento volto a recuperare tutte le imposte evase fino a questo momento. Ovviamente queste personalità saranno sottoposte a delle indagini costanti, al fine di mantenere l’equilibrio e il rispetto pagamento delle diverse sanzioni.
Il ruolo dell’Europa nel piano task force Freeze and Seize
La Commissione europea sta quindi vagliando una serie di piani che andranno ad intensificare il piano europeo denominato come Freeze and Seize. Al momento tutti i beni confiscati agli oligarchi russi hanno dato luce a un patrimonio di circa 10 miliardi di euro, mentre quasi 200 miliardi sono attualmente bloccati.
Il fine ultimo della Comunità europea è quello di riscattare dei soldi al fine di contribuire alla ricostruzione di tutte le città ucraine danneggiate dall’intervento dei russi. Questo sarebbe un ottimo modo per punire la popolazione di Putin e, al tempo stesso, ottenere dei fondi volti alla ricostruzione del paese colpito.
Ovviamente tutti questi provvedimenti dovranno essere approvati dalle varie Nazioni che compongono l’alleanza, poiché i vari governi europei non si sono ancora espressi in merito.
Secondo alcune indiscrezioni, molti di questi sarebbero favorevoli a rivendere i beni confiscati per ricavare il giusto importo da devolvere all’Ucraina e al Premier Zelensky. Per altri invece, si tratta di un abuso di potere, poiché molti oligarchi russi non la pensano come Putin e privarli dei loro oggetti personali potrebbe essere controproducente.
Ad ogni modo, questo dibattito è nella sua fase più critica, motivo per cui nei prossimi giorni verrà esaminato ed eventualmente vagliato in ogni sua più piccola parte. Ancora una volta quindi, potrebbero essere proprio i cittadini russi a fare le spese di qualcosa che non hanno deciso in prima persona, ma che sono stati costretti ad accettare in maniera passiva.
È giusto appropriarsi dei beni personali delle personalità russe nel caso in cui queste non pagassero i giusti tributi o sarebbe più indicato ottenere questi fondi in altro modo? A voi i commenti!