La regina di TikTok Rita De Crescenzosi racconta nella sua prima intervista politica. Ecco che cosa ha detto!
Un’intervista ha scosso le colonne dei giornali italiani, ma non per contenuti politici raffinati o visioni lungimiranti. A lasciare tutti a bocca aperta è stata Rita De Crescenzo.
La famosissima tiktoker napoletana ha concesso la sua prima intervista da aspirante politica, e il risultato è stato un mix esplosivo di spontaneità, candore e clamorose lacune.
A farle le domande è stato Alberto Mattioli per un’importante testata nazionale, portando la De Crescenzo dalle dirette social alle pagine della politica interna.
Rita confessa di non aver mai votato, di non conoscere il nome di battesimo del Presidente Mattarella e di ignorare come venga eletto.
Non sa chi sia Putin, e ammette candidamente di non avere idee sui dazi. Ma ha le idee chiarissime su cosa vuole fare: restituire dignità ai vicoli di Napoli.
Vuole combattere la droga, il bullismo e la violenza sulle donne, forte di un seguito social che supera il milione e mezzo di persone.
La sua formazione politica arriva da Maria Rosaria Boccia, con cui sta preparando un podcast e studiando i primi rudimenti di cittadinanza attiva.
Nonostante la terza media e una fedina penale non immacolata, Rita crede di poter portare positività e un volto nuovo tra la gente.
Tra le sue proposte? Ripristinare il reddito di cittadinanza, sistemare gli ospedali e farsi ascoltare da un sindaco, secondo lei, troppo distante dal popolo.
Con un tono che mescola umorismo involontario e intenti sinceri, De Crescenzo si propone come simbolo di un’Italia dimenticata, che vuole farsi sentire.
E se Trump le ricorda il marito, allora va bene così: nel suo negozio online vendeva statuette del tycoon americano con il volto del consorte.
Politica estera? Non pervenuta. Ma la simpatia, quella sì, trabocca da ogni parola.
Che sia populismo, folklore o una vera voglia di riscatto sociale, Rita De Crescenzo ha fatto centro. E ora tutti parlano di lei.
E tu cosa ne pensi: è una nuova voce del popolo o solo un fenomeno virale? Partecipa al dibattito nei commenti!