Un volto noto delle indagini sul delitto di Chiara Poggi torna nell’occhio del ciclone. Il Generale Garofano avrebbe mentito. Ecco che cosa è successo!
Una nuova scintilla accende il caso Garlasco. La figura del generale Luciano Garofano torna al centro della scena giudiziaria, suscitando polemiche, dubbi e richieste di esclusione. Durante l’udienza dedicata all’incidente probatorio per Andrea Sempio, gli avvocati di Alberto Stasi hanno depositato foto che mostrerebbero Garofano nella casa di Chiara Poggi. Una presenza che il genetista aveva smentito fino a ieri.
Garofano, ex generale del Ris di Parma, è stato indicato dalla difesa di Sempio come consulente tecnico di parte. Ma per la squadra legale di Stasi, questa nomina è da annullare. Il motivo? Il suo coinvolgimento passato nelle indagini sul delitto avvenuto a Garlasco. Secondo i legali, chi ha preso parte alle fasi iniziali dell’inchiesta non può oggi vestire i panni di consulente.
L’avvocato Antonio De Rensis ha sottolineato come la legge impedisca a chi ha avuto un ruolo attivo nelle indagini di partecipare come perito in un secondo procedimento. Non solo per motivi giuridici, ma anche per una questione di trasparenza e opportunità.
Garofano, dal canto suo, ha ribadito di non essere mai entrato nell’abitazione, dichiarando che le analisi furono svolte da altri membri della sua squadra. Tuttavia, le immagini che lo ritrarrebbero all’interno della casa sollevano interrogativi difficili da ignorare.
La difesa di Andrea Sempio, però, non si scompone. L’avvocato Massimo Lovati ha spiegato che, anche se le foto fossero autentiche, non cambierebbe nulla: Garofano è un consulente di parte, non un perito ufficiale. In questo ruolo, non può essere escluso per incompatibilità. Al massimo, potrà essere ascoltato come testimone durante un eventuale processo.
Nel frattempo, la Procura ha chiesto di ricusare anche Emiliano Giardina, il genetista scelto dal giudice per le nuove analisi, perché avrebbe parlato in TV delle stesse prove biologiche oggetto dell’indagine.
Un intricato gioco di ruoli, tra tecnicismi e verità in bilico, mentre l’ombra del delitto di Chiara Poggi torna a farsi lunga e inquietante.
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