• Mer. Mar 12th, 2025

La perizia medico-legale ha rivelato dettagli inquietanti sulla morte di Liliana Resinovich. Un’ombra sempre più scura avvolge questo caso. Ecco che cos’è la manovra chokehold!

 

La tragica fine di Liliana Resinovich si fa sempre più chiara. Gli esami medico-legali hanno rivelato che la donna è stata uccisa con una tecnica di soffocamento nota come “chokehold”, un metodo brutale che prevede la compressione del collo da dietro. La perizia condotta dalla dottoressa Cristina Cattaneo ha messo in evidenza una frattura alla vertebra T2, avvenuta poco prima o subito dopo il decesso. Questo dettaglio esclude qualsiasi ipotesi di suicidio, confermando che si tratta di un omicidio.

Il rapporto medico-legale, lungo ben 240 pagine, descrive nei dettagli l’aggressione. Secondo gli esperti, l’assassino avrebbe immobilizzato Liliana bloccandole il collo con l’avambraccio da dietro, impedendole di respirare. Il suo corpo mostrava diverse lesioni su testa, volto e mano destra, segni di un possibile tentativo di difesa. Inoltre, sono stati individuati quattro punti distinti di impatto, una dinamica incompatibile con una caduta accidentale.

Le analisi hanno anche stabilito l’orario della morte, avvenuta intorno a mezzogiorno, poco dopo la scomparsa della donna. La possibilità che si sia trattato di un evento accidentale è stata completamente scartata dai periti.

Il “chokehold” è una presa utilizzata per immobilizzare una persona bloccandone l’afflusso di sangue al cervello. Se applicata per un tempo prolungato, può portare alla perdita di coscienza e, nei casi estremi, alla morte per asfissia. Questa tecnica è stata spesso al centro di polemiche per il suo utilizzo da parte delle forze dell’ordine, come nel caso di George Floyd, l’uomo afroamericano deceduto nel 2020 dopo essere stato immobilizzato da un agente di polizia.

Negli Stati Uniti, dopo una serie di episodi simili, molte città hanno vietato questa manovra nelle operazioni di polizia. Nel 2022, un ordine esecutivo firmato dall’allora presidente Joe Biden ha proibito definitivamente l’uso del chokehold a livello federale.

Con l’ipotesi del suicidio ormai esclusa, le indagini si concentrano ora su chi possa aver compiuto questo delitto. Gli inquirenti stanno ricostruendo gli ultimi momenti di vita di Liliana Resinovich, cercando di capire chi abbia usato questa tecnica letale su di lei. Il quadro dell’omicidio si sta delineando con maggiore precisione, ma resta ancora una domanda fondamentale: chi ha tolto la vita a Liliana?

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