Nelle scorse ore, il Ministero della Salute ha firmato alcuni documenti relativi all’infezione causata dal virus del vaiolo delle scimmie. I casi stanno aumentando sia in Italia che in Europa, ed ecco perché è doveroso prendere le dovute precauzioni al fine di limitare e contenere il contagio. Ecco, dunque, che cosa è stato stabilito.
Vaiolo delle scimmie in Italia: ecco quando è utile sottoporsi al vaccino
In Italia sono stati diagnosticati diversi casi relativi al nuovo virus del vaiolo delle scimmie. Proprio per questo motivo, il Ministero della Salute ha autorizzato alcune disposizioni volte a garantire il vaccino a dei particolari soggetti.
Alcune categorie di persone infatti, possono essere esposte al virus più di altre, ed è per questo che si rende necessario adottare degli accorgimenti che possano preservarne la salute. Al momento il Governo ha individuato nei destinatari del provvedimento gli operatori sanitari e tutti coloro che hanno avuto dei contatti stretti con persone che hanno presentato il virus.
Il vaccino contro il vaiolo è quindi consigliato a tutte le persone che si ritrovano a interagire con potenziali infetti. Questo non solo permetterà di limitare il contagio e far sì che la persona coinvolta manifesti sintomi più leggeri. Consentirà, infatti, di monitorare la situazione e valutare il rapporto continuo fra i rischi e i benefici dell’esposizione al virus.
Virus del vaiolo delle scimmie: qualche informazione in merito alla gestione dell’emergenza
Il Ministero della Salute ha comunicato che, in alcuni casi, è possibile somministrare dei farmaci antivirali laddove le condizioni del soggetto appaiano gravemente compromesse.
I farmaci in questione sono in fase sperimentale, ma hanno superato tutti i controlli relativi alla sicurezza del paziente. Questi verranno somministrati laddove le conseguenze si rivelassero essere troppo pesanti o nel caso in cui il soggetto colpito risultasse essere immunodepresso.
Molto probabilmente inoltre, i soggetti colpiti dall’infezione e tutti coloro che sono entrati a contatto con gli stessi, dovranno sottoporsi ad un periodo di quarantena.
L’isolamento dovrà avvenire fino a completa guarigione, che coincide con la caduta delle croste e la scomparsa di tutti i sintomi. Attualmente lo Stato ha dichiarato che la quarantena dovrà durare almeno 21 giorni in seguito all’ultimo contatto stretto con un soggetto infetto.
Il virus del vaiolo delle scimmie può colpire gli animali domestici?
Il Ministero della Salute ha comunicato che bisognerà prestare attenzione anche in seguito ad un Contagio inter-specie, ovvero quello che potrebbe avvenire dall’uomo all’animale e viceversa.
Ovviamente si sta facendo di tutto al fine di evitare questo nuovo scenario poiché, a quanto pare, il virus può essere trasmesso tra le diverse specie senza particolari difficoltà. È quindi importante isolarsi anche laddove si avessero degli animali da compagnia, al fine di non intaccare anche le loro condizioni di salute.
È sempre meglio protendere per la quarantena laddove si abbiano avuto dei contatti con un soggetto infetto o nel caso in cui comparissero determinati sintomi. Tra questi rientrano linfoadenopatia, febbre, mal di gola, astenia, mal di testa, mal di schiena e brividi.
Come limitare il contagio del virus del vaiolo delle scimmie?
Il periodo di quarantena di 21 giorni dovrebbe far sì che gli individui colpiti non possano entrare in contatto con soggetti potenzialmente sani. Al tempo stesso, è bene adottare delle misure igieniche al fine di debellare il virus che, a quanto pare, risulta essere estremamente resistente.
Tutti gli oggetti entrati a stretto contatto con i colpiti dal virus possono accogliere lo stesso sulla loro superficie e sopravvivere a temperature piuttosto elevate.
È quindi importante igienizzare e frequentemente tutte le superfici e lavare ad almeno 60°C tutti gli indumenti utilizzati dagli infetti. Estremamente raccomandati l’alcol e soluzioni apposite contenenti ipoclorito di sodio allo 0,1%. È fondamentale inoltre, smaltire gli oggetti contaminati negli appositi contenitori dei rifiuti biologici.
Cosa pensate di questa nuova infezione in corso? Sarà possibile annientare il contagio prendendo le dovute precauzioni? A voi i commenti!