Una serie di sparizioni che hanno scosso l’Italia, tra sospetti, piste confuse e indagini ancora aperte. Ecco i casi più inquietanti!
Aveva solo cinque anni quando è svanita, all’improvviso, in uno scenario surreale. La piccola Kata, nata in Perù, viveva con la sua famiglia nell’ex hotel Astor, occupato da diverse comunità. Le telecamere la immortalano mentre rientra nella struttura, ma poi, come inghiottita dall’ombra, non riappare mai più.
Le indagini iniziano subito, coinvolgendo genitori, parenti e altri abitanti dell’hotel. La madre e il padre sostengono da subito che sia stata rapita, forse vittima di una vendetta. Ma vendetta per cosa? Non ci sono certezze, solo una pista: qualcuno l’ha portata via. L’ultima immagine la mostra alle 15.01, mentre entra nel cortile. Dopo, il vuoto.
Aveva quattro anni Denise, quando si dissolse a Mazara del Vallo. Figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, la sua esistenza era scomoda per qualcuno. Gli inquirenti sospettano la sorellastra Jessica, forse mossa dalla gelosia. I cani fiutano la sua presenza vicino alla casa del fidanzato di Jessica, ma di Denise nessuna ombra.
Nel tempo, intercettazioni inquietanti vengono a galla, con frasi sussurrate che sembrano confessare una colpa. La sorellastra e sua madre finiscono sotto indagine, ma il puzzle resta incompleto. Denise non è mai tornata.
Sassuolo lo ha visto sparire nel nulla, ventunenne con il futuro davanti. Dopo un lavoro lasciato in fretta, Alessandro si volatilizza. Inizialmente si pensa a una fuga volontaria, poi spunta la possibilità di un sequestro. I genitori, tra mille tentativi, seguono tracce digitali fino ai Paesi Bassi. Ma Alessandro sembra svanito nel vento.
A soli 31 anni, Sara sparisce in un vortice di silenzi e indifferenza. Lavora all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove subisce continue umiliazioni. Trasferita, retrocessa e sfinita, si dimette. Il giorno dopo, la sua auto viene ritrovata vicino a un ponte. Di lei, nessuna traccia. Intanto, due ex superiori finiscono sotto accusa per maltrattamenti. Ma di Sara, neppure l’ombra.
Aveva solo quindici anni Emanuela, quando la sua vita si dissolve nel cuore di Roma. Figlia di un dipendente vaticano, la sua scomparsa si trasforma in un intrigo internazionale. Il Vaticano, la Banda della Magliana, i servizi segreti e il Banco Ambrosiano, tutti finiscono nel calderone. Dopo decenni di depistaggi e bugie, la famiglia non ha mai smesso di cercare.
Coetanea di Emanuela, anche Mirella sparisce a Roma, lasciando dietro di sé un saluto alla madre e nient’altro. Qualcuno la chiama al citofono, dice di essere Alessandro. Lei esce, svanisce. Si sospetta anche di una guardia vaticana, ma nulla viene provato. Dopo decenni, resta solo la speranza di fare luce attraverso nuove indagini parlamentari.
Ogni nome è una ferita aperta nella memoria collettiva. Storie di assenze che ancora parlano e chiedono giustizia. Qual è la storia che ti ha colpito di più? Condividi il tuo pensiero e riflettiamo insieme.