• Mer. Gen 22nd, 2025

Mel Gibson, Cura Contro Il Cancro: Burioni Lo Accusa Pesantemente!

Mel Gibson parla di Ivermectina come cura per il cancro, scatenando la reazione di Roberto Burioni e altri esperti. Ecco cosa è accaduto!

 

Una dichiarazione sorprendente di Mel Gibson ha riacceso il dibattito su scienza e disinformazione. Durante un’intervista, l’attore ha affermato che l’Ivermectina, un farmaco antiparassitario, potrebbe curare il cancro. Questa frase ha suscitato forti reazioni nel mondo accademico, soprattutto da parte di Roberto Burioni, noto virologo italiano, che ha risposto con ironia e fermezza.

Mel Gibson, durante il suo intervento al The Alex Jones Show, ha raccontato di amici che avrebbero trattato il cancro con l’Ivermectina. Il farmaco, già noto per essere stato erroneamente associato a cure per il Covid-19 da alcuni ambienti no-vax, è stato al centro di critiche da parte della comunità scientifica. Tra queste, Roberto Burioni ha sottolineato l’assurdità della situazione: a suo parere, chiedere a un attore consigli medici è tanto insensato quanto chiedere a un medico di recitare in un film.

Anche il ricercatore Aureliano Stingi ha commentato con sarcasmo le parole di Gibson, spiegando che sviluppare un farmaco antitumorale richiede anni di studi e risorse, un processo ben lontano da semplicistiche affermazioni pubbliche.

Contrariamente alle dichiarazioni dell’attore, l’Ivermectina è un antiparassitario utilizzato per trattare infezioni come la scabbia, la pediculosi e alcune parassitosi più complesse. In passato, sono stati condotti studi per valutare potenziali effetti antitumorali, ma nessuna ricerca ha mai dimostrato un’efficacia contro il cancro.

Nonostante ciò, alcune informazioni distorte continuano a circolare, spesso amplificate da personalità pubbliche non qualificate a parlare di argomenti medici. L’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e altri enti sanitari hanno ribadito che non ci sono prove scientifiche a supporto dell’uso dell’Ivermectina contro il cancro o il Covid-19.

Il caso solleva nuovamente il problema della diffusione di notizie infondate, soprattutto quando provengono da personaggi influenti. Affidarsi a fonti scientifiche qualificate è essenziale per evitare il diffondersi di informazioni potenzialmente pericolose. Come ricordato dagli esperti, la scienza richiede rigore, non scorciatoie o proclami senza basi.

E voi, cosa ne pensate? È giusto che personalità pubbliche si espongano su temi medici così complessi? Lasciate la vostra opinione nei commenti.