Pier Silvio Berlusconi critica duramente le scelte che il Governo e Rai hanno fatto. Ecco che cosa è accaduto!
Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha espresso la sua posizione sulla proposta leghista di ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. Durante una conferenza stampa, ha definito questa iniziativa come pura propaganda, pur ribadendo che i suoi rapporti personali con Matteo Salvini restano positivi. Tuttavia, ha chiarito che la politica non fa parte dei suoi progetti futuri.
Secondo Berlusconi, il taglio del canone non porterebbe benefici concreti ai cittadini. Ha spiegato che una riduzione del contributo diretto dovrebbe essere compensata con 400 milioni provenienti dalla fiscalità generale, un’operazione che risulterebbe poco trasparente per gli italiani. La sua visione si contrappone nettamente a quella della Lega: un sistema audiovisivo solido, guidato da una Rai forte, è cruciale per la rappresentazione del Paese e per evitare che il mercato editoriale italiano sia sopraffatto dalle grandi multinazionali straniere.
Il leader di Mediaset ha sottolineato che, indebolendo la Rai, si rischierebbe di compromettere l’intero settore, aprendo la strada a una concorrenza pubblicitaria ancora più agguerrita. Tuttavia, ha respinto ogni ipotesi che vedrebbe Mediaset spinta a opporsi per ragioni di competizione. Ha ribadito che la sua priorità è salvaguardare il sistema editoriale nazionale, definendo la proposta leghista poco realistica.
Infine, Berlusconi ha colto l’occasione per chiarire che il suo futuro resterà legato al mondo televisivo e non alla politica. Nonostante le speculazioni, ha escluso qualsiasi ipotesi di ingresso in questo ambito, elogiando invece il lavoro del governo attuale in un contesto europeo complicato.
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