La classifica dei partiti più scelti con il due per mille rivela sorprese e conferme. Ecco i primi e cosa potrebbe cambiare!
Il meccanismo del due per mille, introdotto nel 2013 per sostituire il finanziamento pubblico diretto ai partiti, è al centro di nuove discussioni. Sebbene una proposta di riforma sia stata bloccata dal Quirinale, il tema rimane vivo, e i numeri raccontano molto sulle preferenze politiche degli italiani. A guidare la classifica è ancora il Partito Democratico, seguito da Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, con Forza Italia che fatica a emergere.
Nel 2023, il Partito Democratico ha raccolto oltre 531.000 preferenze, incassando 8,1 milioni di euro. La crescita rispetto agli anni precedenti è costante, ma ancora lontana dai numeri del 2017, quando superò i 600.000 donatori. Al secondo posto si colloca Fratelli d’Italia, che con 348.000 preferenze ha incassato 4,8 milioni di euro, dimostrando una rapida ascesa negli ultimi anni. Il Movimento 5 Stelle, al terzo posto, ha raccolto 175.000 preferenze per un totale di 1,8 milioni di euro, segnando il suo debutto nel sistema del due per mille.
Il calo della Lega di Salvini è invece evidente. Dopo il picco di 274.000 preferenze nel 2019, il partito è sceso a 91.000 nel 2023, concentrandosi soprattutto in Lombardia e Veneto. Una parabola inversa rispetto alla crescita di Giorgia Meloni e del suo Fratelli d’Italia.
Forza Italia resta un caso particolare. Pur essendo uno dei principali partiti italiani nei sondaggi, è solo al tredicesimo posto per preferenze nel due per mille, con 35.000 donatori. Tuttavia, grazie al reddito medio elevato dei suoi sostenitori, riesce a incassare somme significative.
Il meccanismo del due per mille resta quindi uno specchio interessante dei rapporti tra elettori e partiti, ma le discussioni su possibili modifiche potrebbero riservare sorprese nei prossimi anni.
Qual è la tua opinione sul sistema del due per mille? Dovrebbe essere riformato o lasciato com’è? Lascia un commento!